Il mondo del tennis italiano è devastato dopo l’inaspettata e scioccante rivelazione: “Ho avuto paura di morire
Nella prestigiosa cornice del Quirinale è andata in scena, mercoledì scorso, la celebrazione dei trionfi del tennis italiano nel 2024. A fare gli onori di casa, ovviamente, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
“Siete stati tutti eccezionali, avete posto il tennis italiano ai vertici mondiali e al maggiore livello di popolarità e di pratica nel Paese: questo fa ben sperare per il futuro e per le nuove leve. Mai avremo sperato di arrivare a questi risultati: per questo voglio ringraziarvi tutti“, le parole del Capo dello Stato.
Tra i presenti, oltre a Jasmine Paolini, Sara Errani, Berrettini, Bolelli, Vavassori e Lorenzo Musetti, anche Tathiana Garbin, la capitana non giocatrice della squadra femminile italiana che ha alzato al cielo la ‘Billie Jean King Cup’, la Coppa Davis femminile. Ebbene, l’ex giocatrice nell’intervista concessa a “Quindicizero” si è confessata a cuore aperto rivelando i momenti difficili che ha attraversato nella sua vittoriosa battaglia contro una grave malattia. Momenti durante i quali ha temuto seriamente di morire.
Tathiana Garbin: “Ho avuto paura di morire, ma lo avrei fatto con il sorriso”
Dopo una carriera da giocatrice di tutto rispetto (12 titoli WTA, di cui uno in singolare, e i best ranking di n. 22 in singolare e n. 25 in doppio), Tathiana Garbin ha preso le redini di una Nazionale femminile da rifondare dopo i fasti del dream team Errani, Vinci, Pennetta e Schiavone.
Un percorso, quindi, pieno di insidie, con un’Italia partita dalla Serie C e arrivata sul tetto del mondo. Un viaggio che, però, poteva interrompersi bruscamente dal momento che, come ricordato, una grave malattia avrebbe potuto prematuramente strapparci Tathiana. Ma non era il momento: Tathiana non era pronta ad andarsene così come non erano pronte a darle l’ultimo saluto le sue ragazze che l’hanno anche fatto visita in ospedale.
Tuttavia, come anticipato nel primo paragrafo, non sono mancati i momenti in cui la capitana ha avuto paura di morire. Nondimeno, “se avessi dovuto andare, me ne sarei andata con il sorriso. Non che io non sia attaccata alla vita, tutt’altro. Ma proprio perché sono attaccata alla vita e la amo tantissimo, proprio per tutto il rispetto che ho avuto per la mia vita, l’ho vissuta pienamente. Questo mi ha fatto riflettere: sono felice di tutto quello che ho fatto e di com’è andata la mia vita. Adesso che ho un’altra opportunità mi rendo conto di essere davvero fortunata”.
Una preziosa lezione di vita appresa anche grazie al tennis e che ora Tathiana vuole veicolare per essere d’aiuto a quante più persone possibili: “Scriverò un libro che parlerà di come lo sport può aiutare a superare le difficoltà. Mi piacerebbe che uscisse a maggio in occasione degli Internazionali d’Italia”.
