L’ultimo annuncio su Novak Djokovic è destinato a far davvero discutere: un verdetto piuttosto eloquente sul serbo
Il lungo regno di Novak Djokovic come numero uno del tennis si è ormai concluso, ma il fuoriclasse serbo vuole ancora continuare a lottare ed essere competitivo. E ha dimostrato di esserne in grado, eccome, agli Australian Open, spingendosi fino in semifinale e sconfiggendo Alcaraz ai quarti di finale in un grande match.
Il suo percorso si è poi fermato, al turno successivo, in semifinale contro Zverev. Una partita durata purtroppo troppo poco, finita al termine del primo set, risolto al tie break a favore del tedesco dopo un’ora e 24 minuti di gioco. Djokovic ha dovuto alzare bandiera bianca per un problema fisico, con cui aveva già dovuto fare i conti nel corso della gara, e che non gli avrebbe evidentemente permesso di continuare a lottare alla pari con l’avversario, se la decisione fosse stata quella di continuare a resistere in campo.
Un gran peccato per lo spettacolo, senza dubbio. Zverev ha quindi raggiunto la finale poi persa contro Sinner, chissà come sarebbe andata contro il serbo, anche se la sensazione è che in questo momento l’azzurro sia letteralmente ingiocabile per tutti i suoi avversari. Djokovic ha lasciato la Rod Laver Arena tra i fischi, un atteggiamento decisamente particolare da parte del pubblico. Di cui arriva una plausibile spiegazione.
Djokovic fischiato agli Australian Open, Toni Nadal spiega: “Ecco il motivo”
Ne ha parlato, dalle colonne del quotidiano spagnolo ‘El Pais’, Toni Nadal, il celebre coach spagnolo, zio di Rafa. A suo dire, c’è un motivo ben preciso per cui il pubblico australiano ha reagito in questo modo.
“Sicuramente c’era delusione per non poter continuare a vedere un grande spettacolo, visto che tutti erano lì avendo pagato un biglietto – ha affermato – Ma il secondo motivo, quello forse più importante, è che negli anni Djokovic ha alimentato un certo sospetto. A causa delle sue smorfie e dei suoi comportamenti in campo, ha fatto sorgere dei dubbi sulla veridicità dei suoi infortuni, visto che spesso, nonostante un linguaggio del corpo negativo, era poi tornato a giocare ad altissimo livello”.
Dal canto suo, il serbo aveva postato poi sui social una immagine della risonanza magnetica che svelava il problema alla gamba, per sottolineare di non aver finto nulla. Ma il dibattito sul tema continua.