Il tennista australiano, uscito con le ossa rotte dalla kermesse di casa, ha dovuto anche ingoiare l’amaro boccone del trionfo di Sinner
E fu così che, come auspicato dai tanti tifosi del campione azzurro – sempre più supportato, a livello mediatico, da un numero crescente di colleghi e addetti ai lavori – il karma ha dispiegato i suoi effetti. Senza risparmiare in alcun modo chi ha passato gli ultimi mesi più a gettare fango addosso ad un professionista esemplare che ad allenarsi per magari tornare su quei livelli d’eccellenza mostrati nel 2022. Quando, al netto di un carattere sempre impossibile, con lamentele e provocazioni di ogni tipo nei confronti di arbitri e pubblico, quanto meno aveva raggiunto (meritatamente) la finale di Wimbledon. Dopo di che, il buio.
La parabola di Nick Kyrgios è inversamente proporzionale a quella di Jannik Sinner. Ma non da oggi, a pensarci bene. Proprio il 2023, anno in cui l’australiano, tormentato da problemi fisici, ha disputato un solo match, perdendo malamente in quel di Stoccarda, è stato l’anno in cui Sinner, nello specifico da ottobre, ha iniziato la sua inarrestabile ascesa.
Per non parlare di quanto accaduto nel 2024, stagione in cui il nativo di Canberra non ha letteralmente messo piede nel circuito, mentre il campione di San Candido volava nel ranking conquistando prima gli Australian Open, poi una serie di tornei (5), finendo in bellezza con il trionfo di New York e la vittoria, nettissima, alle ATP Finals di Torino.
Nel bel mezzo della scorsa stagione, ecco il caso Clostebol. Una vicenda per la quale Jannik è stato dapprima scagionato dall’ITIA, salvo poi subire il ricorso della WADA, che ha chiesto al TAS di Losanna di riesaminare quanto accaduto ad Indian Wells. Quale migliore occasione, per Kyrgios, per far parlare di sé. Ma non per imprese sportive. Ma iniziando una violenta campagna denigratoria contro il talento della Val Pusteria.
E così arriviamo agli Australian Open 2025, il torneo che, nelle intenzioni di Kyrgios, avrebbe dovuto rappresentare il redde rationem della sua rivalità (?) con Jannik Sinner. Il risultato, impietoso, è sotto gli occhi di tutti. Il diffamatore australiano è stato eliminato al primo turno dal tutto sommato modesto Jacob Fearnley, mentre il numero uno del mondo ha sbaragliato la concorrenza andando a vincere ancora una volta l’Happy Slam di inizio stagione.
Oltre a registrare l’ovvia, ironica, sarcastica e anche feroce gioia dei tifosi del campione azzurro, anche le leggende del tennis italiano non si sono trattenuti dal derubricare l’argomento Kyrgios come ininfluente. Una cosa di cui è quasi inutile anche parlare.
“Ma che fine volete che faccia Kyrgios? È uno che è due anni che è fermo, prende, gioca e secondo voi può vincere? Ma non il torneo, una singola partita. Basta che giochi con uno normale e va a casa. Non so cosa si aspettassero da lui, con chi poteva giocare alla pari? Con suo padre“, ha sentenziato Paolo Bertolucci ai microfoni di Fanpage.it.
Decisione davvero inaspettata quella di Carlos Alcaraz. Una scelta che avrà effetto anche sul ranking…
Tifosi e appassionati di tennis in allarme: arriva la sentenza sul caso doping che vede…
Niente da fare per Sinner, costretto a rinunciare anche a questo appuntamento: il forfait è…
L'ultimo annuncio su Novak Djokovic è destinato a far davvero discutere: un verdetto piuttosto eloquente…
Berrettini e Musetti ambiscono a grandi traguardi in classifica, gli scenari che riguardano prossimamente i…
La scelta presa da Jasmine Paolini ha lasciato senza parole tutti i suoi tifosi: per…