E’stato un Australian Open deludente per Carlos Alcaraz. L’ultimo annuncio sul tennista iberico non può non preoccupare i suoi tifosi
Sembrava tutto apparecchiato per assistere alla finale più attesa all’Australian Open, quella tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Il sorteggio li aveva posizionati nelle due parti opposte del tabellone e il cammino di entrambi dopo la prima settimana lasciava presagire un possibile epilogo con il trofeo in palio sulla Rod Laver Arena.
Ci ha pensato Djokovic a guastare le aspettative di Alcaraz e di gran parte degli appassionati che speravano in una nuova sfida tra i due campioni, destinati a dominare il tennis mondiale nel prossimo decennio. Con il successo in quattro set nei quarti di finale, Nole ha inferto al giovane rivale un altro grande dispiacere dopo averlo sconfitto già nella finale olimpica di Parigi. Un ko pesantissimo per Alcaraz che ha riaperto il dibattito sulle troppe sconfitte subite dal tennista spagnolo contro avversari (Djokovic compreso) potenzialmente alla portata.
Alcaraz, il giudizio di Bertolucci e Panatta è emblematico
Proprio di questo aspetto hanno parlato Paolo Bertolucci e Adriano Panatta nell’ultima puntata del podcast “La Telefonata”. Entrambi hanno espresso un giudizio piuttosto forte su Alcaraz. Per Bertolucci, al momento, non è possibile paragonarlo con Nadal per una differente tenuta mentale, ritenuta quasi agli antipodi dall’ex capitano di Coppa Davis ora commentatore su Sky Sport.
“Alcaraz gioca in maniera diversa ed è lontano mille miglia di testa rispetto a Nadal – spiega Bertolucci – Non c’entra niente, non sono spagnoli tutti e due. Doveva andare 2-1 contro Djokovic e probabilmente avrebbe vinto la partita.” Immediata la risposta di Panatta, il quale ritiene che Alcaraz non possa perdere contro Djokovic in una partita al meglio dei cinque set come quella disputata a Melbourne.
“Non si può più permettere di perdere con Djokovic. A Parigi è stato sconfitto due su tre ma era una cosa particolare, una finale alle Olimpiadi su terra battuta. Tre su cinque, Alcaraz deve essere a un livello che non può più essere battuto da Djokovic“, questo il giudizio di Panatta che, con la solita schiettezza, evidenzia l’attuale limite di un Alcaraz costretto ad assistere al terzo trionfo consecutivo di Sinner in un evento nel quale erano in gara entrambi.
E’ accaduto a novembre alle ATP Finals e in Coppa Davis, ora all’Australian Open, uno Slam stregato per Carlos che non è mai andato oltre gli ottavi di finale a Melbourne. Tra una settimana lo rivedremo in campo all’ATP di Rotterdam, il primo 500 della stagione. Doveva esserci anche Sinner ma l’azzurro ha dato forfait, rinunciando a difendere il titolo vinto l’anno scorso, in quanto necessita di riposo assoluto.
