Il tennista romano, estromesso dagli Australian Open per mano di Holger Rune, è ancora alla ricerca di un grande risultato nei Major
Il rammarico c’è. Ed è tanto. Opposto al danese Holger Rune – uno degli enfant prodige del tennis moderno, ma reduce da un 2024 negativo – nel secondo turno di Melbourne, Matteo Berrettini ha salutato il torneo con una valigia piena di rimpianti. Colpa delle occasioni sprecate nel primo e nel quarto set – quelli persi al tie-break – quelli in cui ha avuto dei set point, non sfruttati, a disposizione. Per non parlare del vantaggio di 5-2 con cui si era issato nel quarto parziale, con la concreta possibilità di allungare il match al quinto set. Dove, forse, avrebbe avuto la meglio sul pur coriaceo avversario.
E invece è andata male. Anche stavolta. Con modalità per certi versi simili a quelle occorse nel primo turno di Cincinnati e Shanghai, tornei della categoria 1000, quando il finalista di Wimbledon 2021 aveva incamerato il primo set salvo poi farsi rimontare dal bizzoso scandinavo.
In quelle occasioni a Matteo mancò la cattiveria per chiudere la contesa in due set. Mentre a Melbourne, pur dovendo sempre inseguire dopo aver però gettato alle ortiche il primo parziale, il rammarico è più sui punti decisivi. Giocati forse con poco coraggio, come poi ammesso dallo stesso tennista.
Resta ovviamente l’amarezza per non aver fatto strada in un torneo che oltretutto, non essendo stato giocato dal 28enne nel 2024, avrebbe potuto garantirgli un cospicuo salto in classifca. Quello di cui invece ha goduto Lorenzo Sonego, balzato dalla 55esima alla 35esima posizione grazie ai quarti di finale raggiunti in Australia. Peccato che anche per il tennista torinese la corsa si sia fermata sul più bello, dopo una battaglia di oltre tre ore con il talentuoso Shelton, già giustiziere di Lorenzo Musetti al terzo turno.
Il portale ‘Mowmag‘ ha dato la parola a Piero Guerrini, noto giornalista sportivo firma di ‘Tuttosport‘, che ha parlato, tra le altre cose, anche del percorso di Berrettini analizzando le cause della caduta in 4 set contro il giovane danese. Ne è emerso un quadro tutto sommato rassicurante per il futuro. Soprattutto in vista della stagione sull’erba che comunque è ancora lontana.
“Intanto bisogna considerare anche gli avversari. Credo che Berrettini debba ancora recuperare pienamente la fiducia, perché alcuni colpi che ha fallito, quando ormai lo scambio era quasi concluso a suo favore, non si sbagliano per problemi atletici. O per carenza di mobilità. Anche perché non si è mosso male. Credo che sia una questione di fiducia. Deve ritrovare piena fiducia in sé stesso. Ovviamente, più partite gioca, più la recupererà. Ma non ho dubbi che, se mantiene la salute, sarà uno dei favoriti sulla stagione sull’erba“, ha sentenziato il giornalista.
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