Jannik Sinner ha fatto preoccupare tutti per quanto accaduto a Melbourne: più che il risultato agli Australian Open, di primaria importanza, c’è il discorso legato alla salute
Le immagini del campione italiano colto da tremolio alle mani e sull’orlo di uno svenimento, nel match contro Rune, ha destato grande preoccupazione, lasciando temere che non ci fossero possibilità di ripresa. Con un enorme sforzo di volontà, il numero uno del mondo si è rialzato, ma non senza conseguenze.
Pr avere la meglio di Holger Rune negli ottavi di finale degli Australian Open, Jannik Sinner ha dovuto dar fondo a tutte le sue energie. Il problema non è stato tanto dal punto di vista tecnico, visto che sul cemento il suo tennis è più incisivo di quello del danese, ma l’aspetto fisico, con un malore che avrebbe potuto estrometterlo dal torneo in anticipo. La mattinata non era cominciata nel migliore dei modi e infatti l’arrivo al campo è avvenuto in ritardo rispetto alla consueta tabella di marcia. Il caldo di Melbourne di certo non ha aiutato, così come il continuo sforzo per tener testa al classe 2003.
Stringendo i denti e usufruendo di un medical time-out, Sinner è riuscito a riprendersi, portando il match dalla sua parte nel terzo e quarto set. Una vittoria davvero molto importante, che testimonia la forza di volontà e il grande spirito del numero uno del mondo, oltre ad un miglioramento importante sotto il punto di vista fisico. Contro Medvedev, a Wimbledon lo scorso anno, le cose erano andate diversamente e lo stesso Jannik lo ha ricordato nelle interviste post match.
Il malore di Sinner contro Rune spiegato dal medico italiano: qualcosa non quadra
Nelle ultime ore si sono paventate diverse ipotesi su cosa possa aver causato il malore di Sinner. A cosa è dovuto? Può ripresentarsi? C’è da essere preoccupati per la salute del nostro campione? Tutti interrogativi a cui ha cercato di dare risposta il responsabile sanitario della Federtennis, il dottor Emilio Sodano. Inizialmente il dottore ha espresso la sua sorpresa riguardo al malore, escludendo cause come disidratazione o calo di pressione.
Poi, volendo ipotizzare un altro tipo di causa ha dichiarato: “Forse è stata una reazione psicologica di fronte a un malore inatteso, una reazione di ansia, uno spavento“. Un aspetto da non tralasciare, anche perché la buona ripresa nella seconda parte del match fa capire come effettivamente di benzina in corpo ce ne fosse ancora molta, più di Rune ad esempio.