Le ultime dichiarazioni su Sinner spiazzano tutti, il retroscena sul rientro negli spogliatoi dell’azzurro
Si entra nella fase cruciale e decisiva degli Australian Open, restano in gara solo i migliori, per stabilire chi alla fine si aggiudicherà il primo Slam della stagione. Tra poco, in campo Jannik Sinner per i quarti di finale, dove di fronte troverà il padrone di casa Alex De Minaur, in un match che di sicuro non si annuncia facile.
I precedenti con l’australiano, Coppa Davis compresa, sono favorevoli, ma il giocatore è in grande crescita e potrà contare su un pubblico quasi tutto dalla sua parte, per tentare una grande impresa. Magari, approfittando del fatto che il numero uno al mondo, nei turni precedenti del torneo, qualche passaggio a vuoto lo ha accusato e non ha avuto un percorso così semplice come potrebbe sembrare.
Per Jannik, la sfida con Holger Rune è stata una battaglia. Negli ottavi di finale contro il danese, c’è stata un bel po’ di sofferenza. L’avversario ha confermato di avere le armi per poterlo mettere in difficoltà e ha dato tutto sul campo, ma alla fine ha dovuto cedere in quattro set. Pericolo scampato per Sinner, che però sa di dover alzare il livello ancora un po’, per rispondere ai rivali in campo e non farsi cogliere di sorpresa.
L’azzurro ha vissuto un momento particolarmente difficile a cavallo tra il secondo set e il terzo set, quando ha accusato dei problemi fisici e di respirazione, chiedendo il time out medico fuori dal campo e rientrando negli spogliatoi. Un episodio che ha sollevato alcune discussioni.
Rune e la polemica su Sinner: “Dopo il break negli spogliatoi è cambiata la partita”
Il gioco è stato sospeso per diversi minuti, al ritorno in campo Sinner ha ritrovato slancio e ha messo le mani sulla partita. Il commento di Rune in merito è stato piuttosto polemico.
In conferenza stampa infatti il danese ha dichiarato: “E’ giusto che si sia fatto controllare, ma ci è voluto molto più tempo del previsto ed è stato un problema a metà set. E’ tornato in campo benissimo, non so cosa gli abbiano fatto. Fin quando non c’è stato il medical time out è stata una battaglia, in quel momento avevo slancio. Con quel caldo e quell’umidità stavo cuocendo là fuori, dovevo solo muovermi, la prossima volta sarò più intelligente”.
