Prima settimana da assoluto protagonista per Carlos Alcaraz all’Australian Open. Oltreché per le vittorie in campo si è fatto notare anche per un gesto che non è passato inosservato
Percorso netto finora per Carlos Alcaraz all’Australian Open. Arrivato a Melbourne (come Sinner) senza aver partecipato prima ad alcun torneo di preparazione, lo spagnolo è apparso davvero in grande spolvero nella prima settimana del torneo con quattro vittorie senza concedere nemmeno un set ai rivali.
Shevchenko, Nishioka, Borges e Draper (per ritiro) gli avversari eliminati da Alcaraz ora atteso dal big match nei quarti di finale contro Novak Djokovic. Un incrocio auspicato fin dal sorteggio del tabellone del torneo maschile e che vedremo domattina sulla Rod Laver Arena con inizio previsto non prima delle 9. Carlos tornerà ad affrontare l’ex numero uno del mondo a sei mesi di distanza dalla finale olimpica di Parigi nella quale Djokovic ha conquistato un’epica medaglia d’oro.
Djokovic che a Melbourne ha trionfato 10 volte in carriera mentre Alcaraz insegue il suo primo successo che gli consentirebbe a 21 anni di completare già il Career Slam personale, impresa non riuscita a quest’età ai grandi campioni che l’hanno già centrata tra cui lo stesso Djokovic, Federer, Agassi, Laver e Nadal.
Il gesto di Alcaraz all’Australian Open, vi ricorda qualcuno … ?
A proposito di Nadal, l’Australian Open (insieme a Wimbledon) è lo Slam che Rafa ha vinto meno volte, due soltanto. Indimenticabile il trionfo di due anni fa in finale contro Medvedev, in quella che è stata l’ultima partita disputata dal fuoriclasse maiorchino a Melbourne. Lo scorso anno, Nadal ha provato ad esserci ma un infortunio muscolare gli ha impedito di partecipare.
Rafa Nadal si è ritirato lo scorso novembre dopo aver partecipato alla Final Eight di Coppa Davis eppure, a Melbourne, c’è qualcuno che lo … ricorda. Si tratta proprio dello stesso Alcaraz, pizzicato dalle telecamere in campo mentre compiva un gesto che ha caratterizzato l’intera carriera del suo idolo.
Come Nadal, anche Alcaraz ha cominciato a sistemare con precisione maniacale bottigliette e boracce davanti alla propria sedia a bordo campo. Tutte allineate e nella stessa direzione, proprio come piaceva a Rafa che, a volte, prima di riprendere il gioco andava addirittura a riposizionarle se si accorgeva che fossero fuori posto.
Alcaraz non è arrivato a questo livello ma è sulla buona strada. Lo ha confermato lui stesso in un’intervista post match. “Non ho un tic vero e proprio ma mi piace vedere le bottiglie ordinate e allineate. Non quanto Rafa che le lasciava perfette“, queste le parole di Carlos che ora spera di imitare l’illustre connazionale anche con il primo trionfo in carriera in Australia.
No por Dios pic.twitter.com/YuNR1G6kVo
— Alcatraz (@RufiEnLancha) January 8, 2025
Dovesse riuscirci, ha già annunciato come intende celebrarlo ovvero con il tatuaggio di un canguro che si affiancherà a quelli della Torre Eiffel, di una fragola e di una data già utilizzati per rendere perenne il ricordo della prima vittoria al Roland Garros, a Wimbledon e allo Us Open.