Arriva una tremenda sconfitta sul caso Sinner e sulla possibile squalifica per doping: un annuncio che lascia senza parole tutti i suoi numerosissimi tifosi
Il campione azzurro si sta giocando le sue carte a Melbourne, per confermare il titolo agli Australian Open, conquistato la scorsa stagione, inizio di una cavalcata memorabile nel 2024. Il problema è che sulla sua testa pende la spada di Damocle dello stop della WADA.
Jannik Sinner continua ad essere uno dei favoriti per quanto riguarda gli Australian Open, in corso di svolgimento in quel di Melbourne. Il tennista altoatesino ha vinto lo scorso anno proprio nel continente australe il suo primo Slam della carriera, con una memorabile finale in cinque set contro Medvedev. Di lì a poco si sarebbe però consumato il fattaccio di Indian Wells, che ancora oggi lo tiene appeso e in attesa di giudizio. La questione relativa alla positività di Clostebol deve conoscere la parola fine entro il 16-17 aprile, quando cioè il TAS di Losanna si esprimerà con una sentenza definitiva sul caso. Il ricorso della WADA ha rimesso tutto in discussione, dopo che l’Itia aveva stabilito la completa innocenza del numero uno del mondo.
Sinner rischia di doversi fermare fino a due anni, uno stop impensabile al momento e che potrebbe compromettere anche la sua straordinaria carriera. Il dibattito su quanto accaduto ha coinvolto tutti i massimi sistemi del tennis, ovviamente comprendendo anche i giocatori di punta. A parte Kyrgios e una sua stretta rete di seguaci, in pochi si sono scagliati contro Sinner, riconosciuto innocente dalla maggior parte dei colleghi.
Squalifica doping Sinner: esclusa l’ipotesi del patteggiamento
Per evitare una lunga squalifica e venire incontro al ricorso della WADA, qualcuno a livello di strategia “politica” ipotizza un possibile patteggiamento. Una strada che sarebbe totalmente sbagliata per Massimiliano Ambesi, voce di Eurosport, intervenuto sull’argomento in occasione di TennisMania, la trasmissione in onda sul canale YouTube di OA Sport condotta da Dario Puppo.
Secondo Ambesi: “Dubito che ci sarà un compromesso, ma perché Sinner, o chi per lui, dovrebbe scendere a compromessi per una situazione in cui non si è dopato né è stato negligente?”. Poi aggiunge: “Inoltre ci sono tutte una serie di precedenze di indirizzi giurisprudenziali del TAS che fanno propendere per un’assenza di colpa e negligenza”.
Sarebbe una grande sconfitta per lui e per tutto il movimento, anche potendo scontare solo tre mesi di squalifica, evitando il lungo stop. Non è un’ipotesi da prendere in considerazione.