Si è presentata all’Australian Open da outsider e non ha tradito le attese, Joao Fonseca, protagonista nel primo Slam nonostante l’eliminazione al secondo turno contro Sonego
E’in corso un grande cambiamento generazionale nel tennis maschile. Archiviata definitivamente l’era dei Big Three con il solo Djokovic ancora in azione dopo i ritiri di Federer e Nadal, nuovi protagonisti si stanno già imponendo con vittorie e prestazioni di grande livello destinate a proseguire negli anni avvenire.
Il prossimo decennio, verosimilmente, sarà all’insegna della rivalità tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Se si esclude qualche exploit estemporaneo dei vari Zverev, Fritz e dello stesso Djokovic, non si intravedono avversari in grado di impensierire l’attuale numero uno del mondo e il suo rivale iberico. Attenzione, tuttavia, ai talenti emergenti del circuito. Uno in particolare potrebbe unirsi alla schiera dei vari Shelton, Mensik, Fils con probabilità elevatissime di diventare un grande protagonista negli anni avvenire.
La dimostrazione ulteriore c’è stato proprio all’Australian Open con una prestazione monstre al cospetto di un top ten come Andrey Rublev, sconfitto in tre set all’esordio, travolte da una serie di vincenti scagliati dalla racchetta del brasiliano Joao Fonseca, talento 18enne destinato a riportare la nazione verdeoro nell’Olimpo del tennis mondiale dal quale manca dai tempi di Gustavo Kuerten.
Joao Fonseca, tre dati impressionanti all’Australian Open
Che Fonseca fosse un grande talento si sapeva già e le avvisaglie che potesse ben figurare all’Australian Open c’erano tutte. Il brasiliano si è presentato al primo Slam dell’anno, forte di 13 vittorie consecutive ottenute con i trionfi alle Atp Next Gen Finals, al Challenger di Canberra e nei tre match di qualificazione per l’accesso al main draw di Melbourne.
Con uno score simile, non poteva non destare interesse il match di primo turno contro Rublev, nel quale il brasiliano si è imposto 7-6; 6-3; 7-6 con una prestazione che ha impressionato il pubblico sugli spalti e gli spettatori da casa. Saranno stati tantissimi gli ohhh di ammirazione di fronte a ace scagliati a 214 km/h e seconde di servizio che viaggiavano a 175 km/h, una ventina in più della media riscontrata negli attuali top ten. Che dire poi di un dritto vincente “fotografato” a 181 km/h, una velocità impressionante per un ragazzo poco più che 18enne che, a differenze dei connazionali, si esprime al meglio sul veloce.
A fermare la furia di Fonseca è stato Lorenzo Sonego, vincitore 6-3 al quinto set. Tra i due ci sono undici anni di differenza e quasi altrettanti di esperienza a livello ATP. Di Fonseca, comunque sentiremo parlare di nuovo prestissimo. Intanto, con il risultato dell’Australian Open, è già entrato nella top 100 del ranking Atp. La scalata, verosimilmente, è appena cominciata.