E’ arrivato l’annuncio ufficiale che tutti i fan di Jannik Sinner speravano proprio di non ricevere: non ci sono più dubbi sulla sospensione.
Jannik Sinner ha superato il primo avversario agli Australian Open 2025. Il campione italiano ha sconfitto in tre set il cileno Jarry ed è così approdato al secondo turno del torneo del Grande Slam, il primo della stagione, dove se la vedrà con l’australiano Tristan Schoolkate. Un buon inizio per il 23enne di San Candido, che lo scorso anno riuscì a trionfare agli Australian Open battendo in finale (in rimonta) Daniil Medvedev e ottenendo così la sua prima vittoria in uno Slam.
Sinner spera di riuscire a fare altrettanto anche in questa edizione: l’obiettivo è cominciare il 2025 nel migliore dei modi. Tuttavia Jannik deve sempre fare i conti con le note vicende extra-campo, ovvero con il ricorso della WADA (Agenzia Mondiale Antidoping) contro l’assoluzione dell’ITIA (International Tennis Integrity Agency) nei confronti del numero uno al mondo.
Come noto, a primavera 2024 sono state trovate tracce infinitesimali di Clostebol – una sostanza vietata – nel corpo di Sinner. L’atleta e il suo staff hanno fornito una spiegazione chiara: la contaminazione è stata causata da una pomata usata dal fisioterapista Giacomo Naldi – che ha poi massaggiato Sinner – per curare una ferita alla mano.
La WADA ritiene che però Sinner sia stato negligente e per questo chiede che venga comunque squalificato. In tanti si sono schierati dalla parte del numero uno della classifica ATP ma c’è anche chi ritiene che invece debba essere sospeso. La pensa così Fritz Sorgel, direttore dell’Istituto di ricerca biomedica e farmaceutica di Norimberga, che ha detto molto chiaramente la sua opinione in merito.
Per Sorgel, infatti, Sinner deve essere sospeso perché tutti gli atleti sono responsabili di ciò che immettono nel proprio corpo. Se dovesse emergere una sentenza di assoluzione, a detta del direttore dell’istituto tedesco, “l’Agenzia Mondiale Antidoping si renderebbe ridicola“.
Intanto è arrivata la data della sentenza sul caso Clostebol che vede protagonista Jannik Sinner. Il Tribunale di Arbitrato Sportivo (TAS) di Losanna giudicherà il campione italiano tra il 16 e il 17 aprile. Mancano quindi ancora tre mesi prima di conoscere il destino del tennista altoatesino: secondo molti esperti la squalifica è praticamente inevitabile, l’auspicio è che possa essere il più breve possibile.
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