Novak Djokovic ha parlato di un segreto inconfessabile, che nessuno poteva immaginare: una cosa surreale ma che ha fatto la differenza nella sua carriera
Il campione serbo ed ex numero 1 del mondo è ancora in ballo dopo 20 anni di carriera e anche agli Australian Open parte con ambizioni di successo. Dopo 24 tornei dello Slam e 40 Masters 1000, la sua voglia di primeggiare non è mai diminuita e sta facendo di tutto per mantenersi al top della forma.
Non si diventa numeri uno per caso e ancor meno il più grande giocatore della storia del tennis, numeri alla mano. Novak Djokovic ha saputo curare il suo corpo come fosse nessun altro in passato nell’ambiente della racchetta, con una maniacalità nell’allenamento e nell’alimentazione che ha fatto la differenza. Alla soglia dei 38 anni (che compirà tra qualche mese), Nole ha ancora la voglia di stupire e di rivaleggiare con gente che nasceva quando lui era già nel circuito pro. A Melbourne proverà a dare del filo da torcere a Sinner e Alcaraz, naturali favoriti, inseguendo l’undicesimo titolo in Australia e il 25° totale.
Per ritrovare motivazioni e nuove soluzioni tecniche ha deciso di ingaggiare Murray come nuovo coach, con la speranza di trarre vantaggio anche da questo cambiamento. Un gioco più aggressivo e uno stile leggermente diverso per sorprendere gli avversari e impostare un lavoro completamente diverso in campo. L’importante è come al solito stare bene fisicamente, cosa che alla sua età non si può dare sempre per scontato.
Novak Djokovic sempre al top della forma: il suo segreto è il disco energetico
Per rimanere sempre al top Djokovic utilizza degli stratagemmi particolari, per così dire, come ad esempio un bottone sul petto (comparso durante lo scorso anno al Roland Garros) in grado di emanare lunghezze d’onda di luce terapeutica. Adesso in Australia è invece comparso un disco verde di cui Novak ha spiegato le caratteristiche in un’intervista. L’idea è di un medico serbo, che è anche un ingegnere e lo ha creato apposta per lui.
“È un disco energetico che crea un campo elettromagnetico attorno a sé – ha spiegato Djokovic -. Quando lo applichi su una determinata parte del tuo corpo crea calore e fa passare il dolore. A me serve soprattutto ad esempio per lo stomaco, dove ho spesso dolori per lo stress pre gara o per problemi di indigestione“. L’ex numero 1 ha aggiunto che lo usa anche per i lunghi viaggi in aereo, magari per il collo o la testa: “Non dovrei tenerlo sulle parti del corpo per troppo tempo, ma per una mezz’ora fa il suo effetto“.