Jannik Sinner tra il campo e il verdetto sul presunto doping, in Australia l’atmosfera si fa tesa: esplode un altro caso a Melbourne
E’ chiaro e lampante a tutti che dal punto di vista tennistico questo 2025 sarà un anno fondamentale sotto molti punti di vista. E’ l’anno in cui si attende la grande conferma di Jannik Sinner, dopo gli ultimi stratosferici dodici mesi, per capire se davvero sarà lui ancora una volta l’incontrastato numero uno, o ci sarà qualcuno che potrà mettere in discussione il suo primato e la sua supremazia.
In campo, per il momento, Jannik continua a essere uno schiacciasassi. Esordio vincente agli Australian Open, in tre set contro il cileno Nicolas Jarry, nonostante l’avversario abbia provato a metterlo in difficoltà e a tratti ci sia anche riuscito. Come sempre, però, nei momenti decisivi Sinner non sbaglia. 7-6 7-6 6-1 il punteggio e turno superato. Nei trentaduesimi di finale, ora Sinner affronterà l’australiano Schoolkate.
Bisogna tenere sempre presente, purtroppo, le evoluzioni fuori dal campo, dato che deve ancora essere risolta definitivamente la vicenda Clostebol, per la quale la WADA, l’agenzia internazionale antidoping, ha presentato ricorso. Siamo adesso a conoscenza della data in cui il caso verrà discusso davanti al TAS: il giudizio sarà emesso il 16 e 17 aprile.
L’aver comunicato la data dell’udienza e del verdetto prima degli Australian Open e non alla fine ha scatenato la reazione di Adriano Panatta, che in una lettera al ‘Corriere della Sera’ ha sottolineato come sia stato un atto per mettere pressione a Sinner durante le due settimane in campo a Melbourne. Ma la bufera doping genera anche un altro caso in Australia.
Sinner e il suo team legale porteranno avanti nella loro difesa la versione della contaminazione involontaria da Clostebol, avvenuta nell’ormai celebre massaggio di un ex collaboratore senza guanti. La vicenda fa sì che anche altri atleti temano di vivere un personale caso Sinner.
Come ad esempio Emma Raducanu, che ha raccontato, nei giorni precedenti al torneo, di essere stata punta da un insetto. In conferenza stampa ha spiegato: “Ho avuto una reazione allergica violenta, mi si sono gonfiate moltissimo la mano e la caviglia. Mi hanno proposto uno spray naturale per alleviare il dolore, ma ho detto di no, non ho voluto rischiare niente“. L’impressione è che nel circuito si stia generando una sorta di vera e propria fobia.
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