Curioso l’aneddoto sulle abitudini australiane di Jannik Sinner, che nel frattempo ha superato il primo turno a Melbourne
Missione compiuta. Non senza qualche difficoltà magari inattesa – come in realtà spesso accaduto al principio dei Major ma anche nei tornei ATP 1000 – ma Jannik Sinner ha portato a casa la vittoria. Il suo avversario, non certo tra i più semplici considerando che si trattava del primo turno di un torneo del Grande Slam, è stato quel Nicholas Jarry che nel 2024 ha disputato la finale – poi persa – contro Sascha Zverev agli Internazionali d’Italia. Non l’ultimo arrivato, insomma.
7-6, 7-6, 6-1 il punteggio finale a favore del numero uno del mondo, al solito glaciale nei momenti decisivi del match, ovvero nei due tie-break che hanno deciso i primi due parziali. Archiviato dunque il primo scoglio, il campione della Val Pusteria si prepara alla seconda sfida, in programma contro Tristan Schoolkate, 23enne australiano numero 173 del mondo che al primo turno ha battuto in quattro set il giapponese Taro Daniel.
Come trascorrerà il tempo Jannik in attesa di scendere in campo? Naturalmente allenandosi, ma anche alimentandosi in una certa maniera. La dietta ferrea che lo staff del campione ha imposto al giocatore – a dire il vero già molto disciplinato di suo – non esclude prelibatezze raffinate. Come quelle che il ristorante ‘La pizzeria italiana‘ di Melbourne garantisce al tennista e a tutta la sua squadra.
Fanpage.it ha intervistato il proprietario del locale, Anotnio Sanna, un sardo trapiantato in Australia dal 2012 e diventato ormai uomo di fiducia di Jannik. I due, come confermato dal ristoratore, si conoscono da quando Jannik era ancora nel team Piatti e occupava la posizione numero 126 del mondo. Un sodalizio sportivo-gastronomico che ha evidentemente portato bene ad entrambi, visto che il locale del Sanna va a gonfie vele.
“Lontano dalle telecamere Jannik è una persona rispettosissima, educatissima, a modo. È veramente speciale e non lo dico perché è venuto qua o lo conosco. Tutte le volte che ho avuto a che fare con lui mi sono reso conto di quanto sia eccezionale. Ha una maturità e una testa incredibili: essere il numero uno al mondo e reggere tutte quelle pressioni, alla sua età, non è una cosa da tutti i giorni. Quindi tanto di cappello“, ha detto l’imprenditore isolano.
“L’ultima volta da me ha fatto un pasto abbastanza semplice. Una margherita con del prosciutto e un controfiletto alla griglia con un po’ di verdure. Una cucina molto semplice, si fida. Mi dice: ‘Antonio, una pasta come vuoi tu o della carne con delle verdure. Mi fido, fai tu’“, ha poi aggiunto Sanna.
“Ovviamente il conto lo paga sempre Jannik, che si prende cura del suo staff. Poi apprezzano il fatto che io faccia qualcosa fuori menù per loro, perché è un piacere. Qui si sentono in famiglia e questa è una cosa che sicuramente gradiscono. C’è grande rispetto da parte di tutti”, ha concluso il ristoratore.
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