Si torna a parlare della squalifica di Jannik Sinner, svolta clamorosa in attesa della sentenza: la decisione del Tas di Losanna può cambiare ogni cosa
Il mondo del tennis si è tuffato nella stagione 2025, quella della conferma per Jannik Sinner, fenomeno assoluto che lo scorso anno ha trovato la definitiva consacrazione. La sua battaglia per mantenere il primo posto nel ranking ATP partirà da Melbourne, anche se è inevitabile che si deciderà molto lontano dall’Australia, a Losanna, con la sentenza del Tas che potrebbe cambiare definitivamente le carte in tavola e il futuro stesso dell’attuale tennista più forte al mondo.
Inutile far finta di nulla. Più passano i giorni, più cresce l’attesa da parte di tutti, tifosi in primis, per una sentenza che potrebbe cambiare per sempre non solo la carriera di Sinner, ma anche la storia del tennis italiano e più in generale del tennis contemporaneo. Uno stop imposto all’azzurro per un lungo periodo (si parla di almeno un anno di squalifica) inevitabilmente infatti influirebbe sugli attuali equilibri in uno degli sport più popolari al mondo.
E se è vero che gli appassionati vogliono concentrarsi, ora più che mai, sul tennis giocato, è altrettanto vero che la testa non può non proiettarsi già a quel che sarà tra qualche settimana. Lo ha confessato lo stesso Sinner, intervenuto in conferenza stampa senza alcuna voglia di nascondersi, parlando apertamente di una sentenza che ormai sembra dietro l’angolo.
Colpo di scena per Sinner, la decisione del Tas di Losanna è arrivata: cosa è successo
Già da qualche settimana si sa che Sinner potrà giocare serenamente almeno le prime settimane di questo 2025. Serenamente per modo di dire, chiaro. Da quel che si sa, la sentenza nei suoi confronti non arriverà prima dell’11 febbraio. Verosimilmente, potrà essere attesa dalla seconda metà di febbraio in poi, salvo ulteriori slittamenti.
Sinner potrà quindi scendere in campo in Australia per difendere il titolo vinto agli Australian Open lo scorso anno, ma potrà farlo anche in alcuni successivi tornei, tra cui il 500 di Rotterdam, altro trofeo da difendere.
La speranza di tutti, e forse dello stesso giocatore altoatesino, è che però non si vada troppo oltre. Perché ormai da tempo Jannik sta convivendo con questa spada di Damocle appesa sulla sua testa, e riuscirsi a concentrare su quanto avviene in campo sapendo che una squalifica può arrivare da un momento all’altro non è per nulla semplice.
“Non ci sono novità al momento, sarebbe bello poter dire a tutti che non penso a questa situazione, ma è chiaro che da un bel po’ di tempo ormai devo convivere con quanto sta accadendo“, ha chiarito una volta per tutte Sinner in conferenza stampa alla vigilia dell’inizio dell’Happy Slam, come riportato dalla Gazzetta dello Sport.
Perché è vero che fin qui l’azzurro ha dimostrato di essere in grado di giocare oltre le paure e le preoccupazioni, ma è altrettanto vero che è un ragazzo di 23 anni e non un robot, e che avrebbe tutto il diritto di scoprire nel giro di poco tempo se ci sarà un’ulteriore sanzione nei suoi confronti nonostante un’innocenza assodata da tempo.
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