Matteo Berrettini è pronto a esordire all’Australian Open, un torneo che può essere davvero importante per l’azzurro anche per un altro motivo
Un anno fa, Matteo Berrettini annunciava il suo forfait dagli Australian Open a pochi giorni dall’inizio del torneo. Infortunato al piede, l’azzurro aveva raggiunto Melbourne per poi alzare bandiera bianca dopo essersi conto di non essere in grado di competere in seguito a uno stop prolungato che durava dal settembre precedente.
Nell’edizione che sta per iniziare, Berrettini, semifinalista a Melbourne nell’edizione 2022 vinta da Nadal, si candida al ruolo di potenziale outsider, nonostante il cammino recente nei tornei Atp non sia stato dei migliori. Dallo scorso agosto, infatti, dopo la vittoria a Kitzbuhel, Berrettini è riuscito a raggiungere il terzo turno di un torneo solo all’Atp 500 di Vienna. Negli altri, è stato eliminato sempre prima, epilogo che si è ripetuto anche all’esordio stagionale a Brisbane.
Senza l’ambita posizione tra le prime 32 teste di serie, il sorteggio del tabellone non è stato dei migliori per l’azzurro. Berrettini esordirà contro l’ex top ten Cameron Norrie. Possibile secondo e terzo turno con Rune e Hurkacz (o Griekspoor) mentre agli ottavi potrebbe esserci il derby con Sinner, nel potenziale remake della splendida sfida disputata a Wimbledon.
Berrettini si presenta all’Australian Open da numero 35 del ranking Atp, una posizione che può migliorare già solo superando i primi turni del primo Slam dell’anno. L’azzurro, infatti, non ha alcun punto da difendere rispetto alla scorsa stagione nella quale era ancora infortunato e ha saltato tutti i tornei in programma a gennaio e febbraio.
Una situazione che, di fatto, proseguirà anche a marzo, mese in cui si disputeranno i primi due Masters 1000 dell’anno a Indian Wells e Miami. Matteo si presenterà al Double Sunshine con appena 90 punti da difendere dal 2024, ovvero quelli ottenuti con la finale raggiunta al Challenger di Phoenix (ko con il portoghese Borges) e il primo turno disputato a Miami con Murray.
Dunque, uno scenario potenzialmente molto favorevole per Berrettini che ha una motivazione in più per ben figurare a Melbourne, torneo dove non supera il primo turno dall’edizione 2023 nella quale venne sconfitto in cinque set all’esordio da un coriaceo Andy Murray, vincitore al super tie break dopo una battaglia durata quattro ore e quarantanove minuti.
Chi ha tanti punti da confermare all’Australian Open è Sinner che comincia da Melbourne la difesa del primo posto nel ranking mondiale. Vincitore un anno fa, a Jannik saranno scalati 2000 punti prima dell’inizio del torneo con la certezza, tuttavia, di restare in vetta alla classifica anche in caso di affermazione di Zverev o Alcaraz, quest’ultimi assente lo scorso anno per infortunio.
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