Il campione spagnolo, ritiratosi durante l’ultima Coppa Davis, deve incassare la pesante stoccata del tennista: parole di fuoco
20 novembre 2024. Una data che gli appassionati di tennis e non solo difficilmente dimenticheranno. Un po’ come accadde quel 23 settembre del 2022, quando tutto il mondo dello sport si strinse virtualmente in un caloroso abbraccio a Roger Federer, che sul campo della 02 Arena di Londra, dopo il match di doppio di Laver Cup giocato e perso col rivale di sempre Rafa Nadal, appese definitivamente la racchetta al chiodo.
A proposito del campione maiorchino, e della data impressa nella storia del tennis sebbene si tratti di un giorno che ha decretato la fine di un incredibile viaggio, durante la Coppa Davis disputata in quei giorni a Malaga, il 14 volte campione del Roland Garros ha ufficialmente dichiarato il suo addio allo sport che lo ha reso una leggenda. E che lui stesso ha elevato a vette inimmaginabili.
Al termine di una stagione in cui lo spagnolo – dopo un 2023 che lo aveva visto scendere in campo solo due volte, e a gennaio – aveva raschiato il fondo del barile alla ricerca di un’impossibile competitività – per lo meno ad altissimi livelli – già abbondantemente esperita in carriera, Rafa ha detto ‘basta‘.
Ci ha provato, il fuoriclasse. Ha provato la scalata impossibile al 15esimo titolo a Parigi, fallendo la missione. Ci ha riprovato alle Olimpiadi, trovando sulla sua strada il futuro campione Novak Djokovic, uno dei suoi più grandi rivali nel magnifico viaggio durato 20 anni. Alla fine, preso atto dello stato di cose, Nadal ha preso la fatidica decisione.
La cerimonia nella quale, nel Palacio de Deportes José María Martín Carpena di Malaga, il pubblico andaluso sugli spalti e i suoi milioni di tifosi a casa, ha emozionato tutti. O quasi. Già perché a quasi 2 mesi di distanza, il tennista kazako Alexander Bublik si è eretto a voce fuori dal coro. Lanciando un’invettiva sia sull’argomento del ritiro di Rafa che su quello, antecedente di poche settimane, di un’altra recente leggenda del tennis come Andy Murray.
“Il ritiro di Rafa ed Andy? È una vergogna, più che un circo. Hanno ottenuto tutto, li guardavamo a bocca aperta nello spogliatoio e poi, uno di loro è calvo e vecchio. Non è lo stesso e non sarà mai più lo stesso. È chiaro che non sono Nadal, ma io me ne sarei andato nel momento migliore. La mia eredità sarà molto più piccola, se così si può chiamare“, le sorprendenti parole del tennista. Uno di cui, evidentemente, non è facile toccare le corde del cuore…
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