Il caso ‘Clostebol’ continua a tenere banco. Un altro addetto ai lavori si esprime su tale vicenda e non sono parole al miele per Jannik Sinner
Dopo aver tagliato il traguardo della 31esima settimana consecutiva da numero 1 del ranking Atp, Jannik Sinner continua l’avvicinamento al primo grande appuntamento del 2025, gli Australian Open, in calendario dal 12 al 26 gennaio, di cui è campione uscente.
Il 23enne di San Candido, dunque, ritornerà laddove tutto è iniziato. Il Major australiano, infatti, è stato il primo tassello di quel meraviglioso mosaico che è stato il suo 2024 che, però, non gli ha regalato solo gioie e gratificazioni.
Sul capo del fuoriclasse altoatesino pende la spada di Damocle della sentenza del TAS di Losanna in merito al ricorso avanzato dalla WADA contro la sua assoluzione per contaminazione involontaria, decretata dalla ITIA, nell’ormai famigerato caso ‘Clostebol’. Una vicenda che continua a tenere banco tant’è vero che nelle ultime ore su tale questione si è espresso un altro addetto ai lavori e non sono state parole al miele per il fidanzato di Anna Kalinskaya.
Caso Sinner-Clostebol, i dubbi di Alexander Bublik
Sollecitato, durante un’intervista concessa a matchtv.ru, sulle contaminazioni nel tennis e sui casi che hanno visto protagonisti Sinner e Swiatek, Alexander Bublik ha citato una massima di un personaggio del famoso d’animazione ‘Kung Fu Panda’: “Nel cartone animato “Kung Fu Panda”, il maestro Oogway ha detto ‘L’accidentalità non è accidentale’. Risponderò così“.
Una risposta che lascia intendere che il tennista kazako-russo nutre più di un dubbio sulle modalità della contaminazione non dando, quindi, molto credito alla versione offerta da Sinner e ritenuta credibile dal Tribunale indipendente dell’ITIA. Per la cronaca, il ricorso della WADA inoltrato al TAS di Losanna ha come oggetto il grado di negligenza di Sinner, non le modalità della contaminazione.
“Se penso che ci sia qualcosa di sporco? Penso che gli incidenti non siano accidentali. Posso dire altri proverbi? ‘Non c’è fumo senza fuoco’, ‘Il cappello di un ladro è in fiamme‘ (proverbio russo, ndr) e così via‘”, ha argomentato Bublik che non sembra credere nella buona fede di Sinner.
Tuttavia, il 27enne russo (naturalizzato kazako dal 2016) prende in parte le distanze da Nick Kyrgios che sta facendo una vera e propria crociata contro l’assoluzione dell’attuale fidanzato della sua ex: “Se prendi tutte le parole di Nick, le analizzi e trai conclusioni, puoi impazzire. Forse non sono del tutto d’accordo“. Insomma, poche idee e confuse quelle di Bublik che non sembra propriamente la stessa persona che non lesinava complimenti a Jannik Sinner per la sua mentalità vincente.