Squalifica Sinner, colpo di scena WADA: decisione assurda

Jannik Sinner e la squalifica per doping che ancora pende sul suo capo: la decisione della WADA è assurda e ora può cambiare tutto

Il tennista italiano è ancora in attesa di capire quale potrà essere il suo destino e per questo sta cercando di pensare solo ed esclusivamente al campo. Nel frattempo, però, l’organizzazione mondiale antidoping ha avuto una caduta pazzesca.

L’attesa di Sinner è si grande per gli Australian Open, primo Slam del 2025, ma anche per quel che sarà la decisione del TAS sul ricorso della WADA presentato per la mancata squalifica dopo il caso Clostebol. L’Itia ha ritenuto il tennista italiano innocente, punendo la sua negligenza con il ritiro del montepremi guadagnato a Indian Wells e dei punti conquistati con la semifinale raggiunta. A quanto sembra questo non basta all’organizzazione mondiale antidoping, che vuole vederci chiaro.

Le tempistiche del ricorso sono ancora lunghe e una risposta non arriverà prima della fine di febbraio, almeno stando alle ultime voci che riguardano la vicenda. Sinner dovrà fare i conti con una spada di Damocle a cui è abituato ormai da quasi un anno e che non dovrà intaccare il suo rendimento in campo. Certo tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, ma va anche considerata un’ipotesi che potrebbe cambiare completamente le carte in tavola. La Wada è finita sotto accusa per una squalifica mancata.

La caduta della WADA sui nuotatori cinesi: cosa può accadere a Sinner

Il New York Times, secondo quanto riportato da Dagospia, è venuto in possesso di un file molto importante, che riguarda la difesa “scientifica” dei nuotatori cinesi, trovati positivi nel 2021, ai tempi delle Olimpiadi di Tokyo.

Nello specifico si tratta di 23 nuotatori positivi alla trimetazidina, un farmaco utilizzato per il cuore, che aiuta a recuperare prima dagli sforzi prolungati. Un cast di cinque scienziati, esperti in ricerca, tossicologia e antidoping, ha concluso che la difesa presentata dai cinesi “non è supportata da ciò che hanno trovato nel loro studio”. In tutto questo, però, la Wada ha deciso di non procedere, archiviando il caso.

Questo precedente può far ben sperare i tifosi di Sinner e tutti gli appassionati, sulla chance di non veder fermato il numero uno del tennis mondiale nei prossimi mesi. Vedremo se alla fine l’atteggiamento sarà lo stesso utilizzato con la federazione cinese, visto che anche in quel caso si parlò di “contaminazione accidentale”.