Il tennista romano, protagonista di uno speciale a lui dedicato su Sky Sport, ha parlato a cuore aperto di diversi aspetti legati alla sua carriera: il retroscena è da brividi
Dalla polvere all’altare. Così potremmo riassumere il 2024 di Matteo Berrettini, uno che ha dovuto attendere la seconda settimana di marzo per rientrare nel circuito dopo il brutto infortunio subito agli Us Open del 2023 nel match contro il francese Rinderknech.
Già vittima di una stagione, quella scorsa, all’insegna dei problemi fisici e anche di qualche dubbio di troppo sulle motivazioni da mettere in campo per tornare tra i Top Ten – un giardino in cui Matteo ha camminato per anni, raggiungendo anche il suo best ranking al sesto posto nel 2022 – il tennista romano è lentamente ma inesorabilmente risalito dalla posizione numero 154 che occupava al momento del ritorno in campo dopo uno stop di oltre 190 giorni.
Sebbene un po’ deludente nei risultati dei tornei ATP 500 e 1000, l’ex allievo di Vincenzo Santopadre è stato capace di incamerare, nel 2024, ben tre titoli. Tutti di categoria 250. La prima vittoria del nuovo corso è arrivata in quel di Marrakech, seguita poi dalla doppietta consecutiva messa a segno a Gstaad e Kitzbuhel. Risultati che gli hanno consentito di recuperare posizioni su posizioni, senza però riuscire a rompere il muro della Top 30. Quella che gli avrebbe consentito di essere testa di serie a New York, nell’ultimo Major dell’anno.
Berrettini, rivelazione shock: tifosi senza parole
Al torneo ATP 250 di Brisbane, tecnicamente iniziato il 29 dicembre ma che vedrà il suo atto conclusivo nel 2025, il giorno 5 gennaio, Matteo aveva la possibilità di incamerare punti preziosi in vista di un rientro in extremis tra i primi 32 del mondo. Ovviamente l’obiettivo era quello di tornare ad essere testa di serie per l’Happy Slam di Melbourne, che prenderà il via a metà gennaio. La missione è fallita, non senza rimpianti, a causa della sconfitta maturata al primo turno per mano dell’ottimo Jordan Thompson, l’australiano padrone di casa.
La stagione però è ancora lunga: Berrettini avrà modo di rifarsi. L’importante, ora, è essere integri fisicamente per un lungo lasso di tempo. Una prospettiva che, a giudicare dalle parole del finalista di Wimbledon 2021, non è quasi mai stata raggiunta da quando ha imbracciato la racchetta.
Già perché il tennista, ospite speciale a Sky Sport nella puntata di ‘Federico Buffa Talks‘, ha raccontato delle sue paturnie fisiche. Che partono da molto, molto lontano.
“Io nella mia storia mi faccio male da quando avevo dieci anni. A quell’età mi sono completamente bloccato con la schiena e mio fratello mi metteva i calzini, allacciandomi anche le scarpe. Ho scoperto di avere la spondilolisi con leggera spondilolistesi. Praticamente mi ero completamente bloccato, a dieci anni. Per un bambino che gioca a tennis…bloccarsi completamente, potete immaginare. Ma è per questo che ho avuto sempre questa capacità di tornare dopo essermi fatto male. E questa cosa qui l’ho usata anche per tornare l’ultima volta“, ha raccontato ai suoi interlocutori.