Il numero uno del mondo è messo in guardia dalla leggenda azzurra, che individua nel talento spagnolo il suo rivale più pericoloso
In attesa di capire se e quante volte il destino li metterà ancora contro su un campo da tennis (e in quale occasioni, tra l’altro) Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si godono lo status di futuri dominatori del tennis mondiale. Per la verità il loro regno appare già iniziato, se consideriamo i due si sono equamente divisi i Major del 2024. Due a testa, con l’azzurro che ha conquistato il primo e il quarto, mentre il rivale ha trionfato al Roland Garros di Parigi e a Wimbledon (secondo successo consecutivo ai Championships).
Jannik e Carlos, già conclamati fuoriclasse dell’era moderna, non potrebbero essere più diversi. Talentuoso, geniale, estroverso, l’iberico. Glaciale, potente come nessun altro e riservato il campione della Val Pusteria.
Finora, togliendo dal conteggio esibizioni e quant’altro (a proposito, nel Six Kings Slam dello scorso ottobre ha prevalso Jannik) i due amici-rivali si sono affrontati 10 volte. Il bilancio parla di un leggero vantaggio a favore del nativo di El Palmar, Murcia, che conduce 6-4, col trend a proprio favore. Nei tre incroci ufficiali del 2024 infatti, Carlos ha sempre battuto Jannik, incarnando una sorta di piccolo incubo che però il numero uno del mondo potrebbe spezzare già alla prossima occasione di confronto.
Una delle maggiori differenze tra i due è rappresentata dalla continuità mostrata nei vari tornei dell’anno. Carlos sembra dare il meglio di sé quando c’è da lottare sulla distanza dei 5 set, mentre l’allievo di Simone Vagnozzi, in versione cannibale nel 2024, non perdona nemmeno nei tornei Masters 1000 e 500.
Bertolucci sulla rivalità Sinner-Alcaraz: “È il più temibile”
Sebbene al momento, prima dell’avvio ufficiale della stagione 2025, lo spagnolo sia scivolato in terza posizione nel ranking, a ben 4820 punti di distanza dall’idolo dei ‘Carota Boys’, la leggenda del tennis italiano Paolo Bertolucci non ha dubbi sul fatto che Alcaraz sia l’avversario più pericoloso per Jannik non solo in termini di ostacolo lungo il cammino, ma anche sul discorso del mantenimento della leadership mondiale in classifica.
“Jannik è il più forte del mondo, e già dagli Australian Open, dove difende il titolo conquistato 12 mesi fa, dovrà rimarcare il suo status di leader del circuito di fronte a rivali agguerritissimi. Ecco il loro borsino. Alcaraz è il pericolo numero uno. Anche se la classifica lo relega al momento dietro Zverev al numero tre, lo spagnolo sarà l’avversario più temibile per Jannik. Nel 2024 è rimasto imbattuto nelle sfide dirette ufficiali (tre vittorie su tre): la dimostrazione che nella bolgia dei momenti più caldi Carlitos non soffre la personalità del grande rivale e possiede le armi per disinnescarlo“, ha esordito il toscano nel corso di un’editoriale redatto per ‘La Gazzetta dello Sport‘.
“Il ranking e i tornei vinti quest’anno (otto per Sinner e quattro per Alcaraz) non mentono: lo spagnolo ha bisogno di un ulteriore salto di qualità per rimanere alla pari. Non si tratta di doti tecniche, dove l’allievo di Ferrero eccelle per completezza, quanto piuttosto di sfumature mentali. Nell’anno ha perso partite contro avversari con pedigree non eccelso di cui Sinner invece ha sempre disposto a piacimento, e in generale nelle giornate no, quando la partita si complica e diventa sporca, il murciano fatica ad applicare un piano B, incartandosi in soluzioni di forza con poco costruttive“, ha poi concluso.
