Le parole del coach su due dei protagonisti della fortunata spedizione azzurra di Malaga sorprendono: è successo davvero
Non deve essere semplicissimo, per un atleta abituato a ragionare individualmente come fa ogni tennista, riuscire ad esultare per una vittoria di gruppo in cui il proprio apporto è stato praticamente nullo. Anzi, a dirla tutta, la sconfitta nel match di esordio aveva rischiato di compromettere seriamente il cammino dell’Italtennis, poi sempre vincente sul campo dopo l’iniziale scivolone di Lorenzo Musetti contro Francisco Cerundolo in quel di Malaga.
Non deve essere semplice, dicevamo, gioire per il trionfo sapendo di non aver dato il meglio di sé, e perdendo dopo esser stato scelto dal proprio CT come secondo miglior singolarista dopo l’inarrivabile Jannik Sinner. Questo è accaduto al 22enne di Carrara in Coppa Davis, nel match di apertura della Final Eight per i colori azzurri.
Dopo la sconfitta all’esordio – l’esito del confronto è stato poi ribaltato prima dal campione altoatesino nel singolare contro Baez, poi dallo stesso Jannik in coppia con Berrettini in doppio – Musetti non ha più visto il campo. Il CT Filippo Volandri gli ha preferito il collega romano per entrambi i match contro Australia (in semifinale) e contro l’Olanda in finale.
La magia della Davis aiuta però a dipanare i dubbi espressi nell’incipit: Musetti è stato felicissimo di applaudire i compagni di nazionale capaci di portare a casa la seconda Insalatiera di fila nonostante la sua personale sconfitta. Ma cosa è successo al tennista toscano nell’incontro con Cerundolo? A settimane di distanza ha provato a rispondere Simone Tartarini, coach di ‘Muso’, protagonista anche di una curiosa rivelazione sul suo protetto e su Matteo Berrettini. Colui che gli ha ‘rubato’ la scena.
Tartarini choc: “Musetti aveva battuto Berrettini…”
Intervistato in esclusiva da OaSport, l’allenatore del numero 17 del ranking mondiale ha parlato dei giorni di Malaga, degli errori del suo assistito e delle scelte di Volandri.
“Contro Cerundolo non è stato solo il servizio a dare problemi, perché non ha funzionato niente. Lorenzo ha giocato praticamente solo il rovescio in back. È su questo aspetto che dobbiamo lavorare, e lo stiamo facendo, ma è una cosa che parte in primis dal giocatore e lui ne è pienamente consapevole“, ha esordito il coach.
“Lui aveva scelto di non giocare a Belgrado per essere pronto a Malaga e nei set giocati tutti i giorni contro Berrettini in allenamento ha sempre vinto. Il giorno prima della partita contro l’Argentina gli ha fatto 6-1…Per cui Volandri non era impazzito, come qualcuno ha scritto il giorno dopo, ma ha scelto sulla base di quello che il campo aveva dimostrato. C’è del rammarico sul fatto che mentalmente sia mancato, e io spero che si riesca a trovare il modo per avere maggior continuità, perché il livello ce l’ha“, ha concluso Tartarini.