Alcaraz è stato messo al tappeto: Sinner se la gode

Carlos Alcaraz non è all’altezza di Jannik Sinner, commento da brividi da parte dell’esperto ha acceso ancor di più la rivalità.

Il 2025 sarà un altro anno di grandi battaglie per mondo del tennis che continua a nutrire importanti speranze, soprattutto grazie ai giovani campioni che già oggi si stanno imponendo nel panorama internazionale. Il primo è Jannik Sinner che è da oltre 30 settimane al primo posto del ranking. A seguire c’è quello che è considerato il suo rivale più importante, ovvero Carlos Alcaraz.

Carlos Alcaraz Shangai Masters
Alcaraz è stato messo al tappeto: Sinner se la gode (Ansa) – Ttenisfever.it

Nel mezzo, invece, il ventisettenne Alexandre Zverev che si è ritagliato il ruolo di terzo incomodo. Impresa sfiorata per lo spagnolo che la scorsa estate non è riuscito a vincere la medaglia d’oro alle Olimpiadi, riuscirci sarebbe stato un grande risultato visto che il rivale italiano ha dovuto dare forfeit a causa di alcuni problemi fisici. Invece, alla fine, ad avere la meglio a Parigi è stato Novak Djokovic.

Insomma, Alcaraz avrebbe sicuramente voluto affacciarsi all’anno nuovo in una maniera diversa e magari con una posizione più alta rispetto alla terza occupata nel ranking. L’età è comunque dalla sua visto che ha solo 21 anni e un’enorme voglia di emergere. Purtroppo per lui, la strada rischia di rivelarsi però più ardua del previsto.

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Ci sono alcune differenze, tecniche ma soprattutto mentali, che stanno facendo la differenza oggi e che potrebbero acuire il gap tra Alcaraz e Sinner anche in futuro. A parlare dell’accesa rivalità è stato il coach Simone Tartarini, allenatore di Lorenzo Musetti, che, ai microfoni di Oasport, ha fatto luce su alcune sottili ma importantissime differenze tra i due.

Alcaraz e Sinner al Six Kings Slam
Alcaraz è stato messo al tappeto: Sinner se la gode (Ansa) – Tennisfever.it

La differenza più grande tra i due, ha rivelato Tartarini, sta nella gestione della gara: “Sinner dà la sensazione di avere tutto sotto controllo. Ha una costanza che Carlos non ha“. Insomma, entrambi sono ancora molto giovani ma Sinner si è guadagnato il primo posto grazie soprattutto alla maturità dimostrato dentro ma anche fuori dal campo.

Se Alcaraz vorrà perciò mantenere il suo passo dovrà migliorare principalmente sotto il punto di vista della gestione e della consapevolezza dei propri mezzi. Sinner è il migliore anche perché sa quelle che sono le sue reali qualità e soprattutto sa come sfruttare al meglio, questo è un fondamentale che allo spagnolo sembra mancare ancora.

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