Il tennista toscano, perdente nell’unico incontro di singolare giocato a Malaga, non è inferiore al collega romano: parola di coach
Negli occhi la felicità per un trionfo di squadra meritato, fortemente voluto, leggendario. considerando che per la prima volta l?Italtennis si è fregiata di due Coppe Davis consecutive, evento mai accaduto prima. Nel profondo del cuore però, quel pizzico di amarezza per non aver contribuito effettivamente alla vittoria a causa della sconfitta – nel solo ed unico match di singolare disputato – che anzi aveva complicato non poco il cammino della formazione allenata da Filippo Volandri.
Tutto questo alberga nell’animo di Lorenzo Musetti, chiamato ad inaugurare la Final Eight di Malaga dell’Italia e uscito con le ossa rotta dal confronto con l’argentino Francisco Cerundolo, che già lo aveva battuto nella maratona di Umago a pochi giorni dal via delle Olimpiadi di Parigi.
Nel confronto coi sudamericani ci hanno pensato poi Jannik Sinner – vincente nel suo incontro con Baez – e Matteo Berrettini, che ha fatto coppia con l’altoatesino nel doppio decisivo, a rimettere in carreggiata l’Italia, che da quel momento non si sarebbe più voltata indietro vincendo 2-0 contro l’Australia e l’Olanda, alzando al cielo la tanto agognata Insalatiera.
Un trionfo arrivato grazie alle due vittorie di Berrettini e Sinner contro i rispettivi avversari, con Musetti relegato in panchina a fare il tifo. Felice per i successi dei compagni ma un po’ amareggiato, legittimamente, per non esser stato capace di ‘fare il suo’. Perdendo un incontro che avrebbe potuto significare fine anticipata del sogno iridato.
Musetti vs Berrettini, il retroscena sul 6-1 a favore del toscano
Intervistato da OaSport all’alba della nuova stagione, che per il tennista carrarino inizierà ufficialmente il 30 dicembre con l’ATP 250 di Hong Kong, Simone Tartarini, storico coach di Lorenzo Musetti, ha parlato del 2024 tennistico del suo assistito.
Dopo un excursus sulle luci (tante) e le ombre (poche) di una stagione che hanno proiettato il classe 2002 fino al 17esimo posto del ranking, l’allenatore è tornato sulla negativa prestazione di Malaga. Svelando un retroscena che ha lasciato di stucco i fans.
“Contro Cerundolo non è stato solo il servizio a dare problemi, perché non ha funzionato niente: ha giocato praticamente solo il rovescio in back. È su questo aspetto che stiamo e dobbiamo lavorare, ma è una cosa che parte in primis dal giocatore e lui ne è pienamente consapevole“, ha esordito Tartarini.
“Lui aveva scelto di non giocare a Belgrado per essere pronto a Malaga, e nei set giocati tutti i giorni contro Berrettini in allenamento ha sempre vinto“, ha rivelato il coach. “Il giorno prima della partita contro l’Argentina gli ha fatto 6-1…Per cui Volandri non è impazzito, come qualcuno ha scritto, ma ha scelto sulla base di quello che il campo aveva dimostrato. C’è del rammarico sul fatto che mentalmente sia mancato. Spero che si riesca a trovare il modo per avere maggior continuità, perché il livello ce l’ha eccome“, ha concluso l’allenatore.