Il ‘picconatore’ del tennis moderno non lesina critiche nemmeno al giovane talento spagnolo: parole dure e provocatorie
Per più di qualcuno è già pronto a svestire i panni del giocatore per trasformarsi – cosa che pare riuscirgli benissimo – in una sorta di provocatore professionista. Tagliente e sarcastico. Malizioso e accusatore. Giustizialista fino a prova contraria, come già abbondantemente dimostrato coi suoi molteplici attacchi nei confronti di Jannik Sinner per il caso doping.
Senza voler necessariamente iscriversi al partito di coloro che lo hanno additato come ‘nemico del tennis’, e personaggio nei confronti del quale l’ATP dovrebbe prendere una posizione ufficiale (questo è il contenuto di una lettera indirizzata all’associazione e firmata da tanti tifosi del campione altoatesino, c’è da dire che Nick Kyrgios fa ormai parlare di sé solo per gli strali avvelenati che lancia verso i colleghi.
Già, perché si dà il caso che negli ultimi 25 mesi il nativo di Canberra ha disputato un solo match nel circuito: una sonora sconfitta sull’erba di Stoccarda nel giugno del 2023. Poi, lo zero assoluto. Tormentato dagli infortuni e forse dedito più alla fervente e discutibile attività social che al duro lavoro di allenamento sul campo, l’australiano ha attaccato a più riprese non solo Jannik, ma anche Iga Swiatek, anche lei colpita, sebbene in modo minore, da un caso di positività al doping.
Negli ultimi giorni il talentuoso e bizzoso tennista ha avuto modo di attaccare perfino il connazionale Max Purcell, autoesclusosi dalle competizioni in attesa che l’ITIA (la stessa agenzia che di fatto ha assolto Sinner nella vicenda Clostebol) si pronunci sulla sua situazione. Ma non finisce qui, come avrebbe detto uno storico Anchorman della televisione italiana.
Kyrgios snobba anche Alcaraz: “Altro che Big Three…”
“Sono solamente ragazzi: Alcaraz e Sinner non hanno l’aura dei Big Three. I media sono in una brutta situazione, questo è sicuro. Rispetto a Novak, Federer, Nadal, loro devono ancora raggiungere quei livelli. Ci arriveranno sicuramente, ma realisticamente adesso sono solamente dei ragazzi che fanno cose folli. Fate di meglio“, ha sentenziato Kyrgios derubricando di fatto come meteore i talenti della nuova generazione.
Inutile dire come queste parole, riportate ovviamente sui social, abbiano scatenato il sempre più numeroso partito dei detrattori di Kyrgios. L’australiano, il cui rientro in campo è previsto a giorni nel torneo di Brisbane, deve ora dimostrare sul campo, e non solo davanti ai microfoni o dietro una tastiera, di essere un uomo e un campione degno del rispetto che lui stesso nega a parecchi dei suoi colleghi. Un’impresa che, dopo un’inattività così lunga, appare davvero di difficilissimo compimento.