Si avvicina il momento più delicato della carriera di Sinner: arriva la scelta improvvisa e che lo fa preoccupare
Inutile girarci intorno: questo 2024 di Jannik Sinner sarebbe stato ancora più indimenticabile senza il fastidioso caso Clostebol, ossia la sostanza che il tennista avrebbe assunto, in modo del tutto indiretto, durante l’ultima edizione degli Indian Wells.
Il tennista italiano sin da subito ha professato la sua innocenza, visto e considerato che ha assunto la sostanza per via indiretta durante una sessione col suo fisioterapista, poi prontamente sostituito. Da lì in poi è iniziata la saga Clostebol, con Jannik che ha dovuto difendersi con le unghie e con i denti dal punto di vista mediatico. Da parte dell‘International Tennis Integrity Agency (ITIA) è arrivata subito la sentenza che ha scagionato il campione, ma la Wada, l’organismo internazionale di riferimento per il doping, ha fatto ricorso al Tas di Losanna. Ora si attendono le prossime mosse del tribunale svizzero: Sinner rischia di essere squalificato per uno o due anni.
Caso Sinner, verdetto durissimo: nominati due giudici
Nonostante questo caso così complesso e estenuante mediatamente, il campione altoatesino ha comunque vinto di tutto: due tornei del Grande Slam, svariati titoli Atp e infine una straordinaria Coppa Davis, la sua seconda consecutiva con la magli azzurra. Ha dimostrato insomma di saper mettere da parte le critiche, anche dure, e concentrarsi esclusivamente sullo sport.
Nel frattempo, arrivano le prime mosse dei diretti interessati. Come da protocollo, i tre giudici che faranno parte del collegio arbitrale sono decisi dalle parti in causa: la Wada, il team di Sinner e il Tas. Due dei tre profili sono stati comunicati poche ore fa.
La Wada ha nominato da parte sua l’israeliano Ken Lalo, 66 anni, come suo referente nel collegio. Tale nomina desta un po’ di scalpore: Lalo infatti è noto per essere un giudice intransigente e a cui non sugge nulla. Per quanto riguarda il team di Sinner, è stato nominato lo statunitense Jeffrey Benz, profilo di grande esperienza e che in passato ha difeso la tennista rumena Simona Halep (Benz riuscì a diminuire il peso della squalifica da 4 anni a soli 9 mesi).
Nelle prossime ore arriverà la tanto attesa decisione del Tas che sceglierà da parte sua il terzo nome che andrà a giudicare questo caso molto complesso anche sul piano giuridico.