I due tennisti, reduci dal trionfo in Coppa Davis a Malaga, incassano il giudizio della leggenda azzurra sul loro 2024: verdetto a sorpresa
È stato indubbiamente un 2024 da favola per l’Italtennis. Sia a livello di soddisfazioni personali che relativamente alle imprese delle due Nazionali azzurre, quella maschile e quella femminile, capaci di regalare gioie incredibili, e talvolta inaspettate, ai tifosi.
Iniziando dagli exploit dei singoli atleti, è impossibile non iniziare da Jannik Sinner, il numero uno del mondo. Il vincitore di 7 titoli ATP in stagione, a cui si deve aggiungere il trionfo a Torino alle Nitto ATP Finals e uno score personale che recita 72 vittorie in 79 incontri disputati. Un mostro. Un cannibale.
Il campione altoatesino è anche il punto di congiunzione con le vittorie di gruppo del movimento tennistico italiano. Già perché Sinner, assieme a Matteo Berrettini, è stato il trascinatore della squadra di Filippo Volandri in quel di Malaga, dove è arrivato il secondo storico consecutivo trionfo in Coppa Davis.
E vogliamo parlare delle donne? Jasmine Paolini ha scalato il rankking WTA fino ad arrivare alla quarta posizione, raggiungendo la finale sia al Roland Garros che a Wimbledon, strappando poi la medaglia d’oro nel doppio femminile a Parigi 2024 assieme a Sara Errani e mettendo in cassaforte anche la Billie Jean King Cup. Insomma, un anno davvero irripetibile.
Eppure…eppure a livello di percorso individuale c’è chi, nonostante un bilancio assolutamente positivo, avrebbe potuto fare di più.
Bertolucci, sorprendenti le parole su Musetti e Berrettini
Intervistato da Stefano Meloccaro all’interno di Sky Tennis Club, il nuovo contenitore dell’emittente satellitare, Paolo Bertolucci, già leggenda del tennis italiano nonché collaboratore ormai da anni di Sky, ha parlato del 2024 di Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti, due dei protagonisti – sebbene con un peso specifico differente – del trionfo azzurro in Andalusia.
“Da Berrettini dopo la straordinaria partita contro Sinner a Wimbledon e i tornei che ha vinto sulla terra battuta in estate mi attendevo qualcosa di più nella seconda parte dell’anno. Straordinario in Coppa Davis e a Malaga ma dopo i Champpionships mi sarei aspettato qualcosa di più da lui“, ha esordito Bertolucci a proposito di ‘The Hammer’.
Sulla stessa falsariga il giudizio sul 2024 di Lorenzo Musetti, vincitore della medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Parigi: “Lorenzo poteva puntare più in alto, sicuramente. Le punte ci sono state, poi però ci sono stati troppi inciampi: un giocatore del suo livello, della sua classe e con il suo braccio non può perdere certe partite che ha perso“, ha concluso l’amico di Adriano Panatta.