Jannik Sinner rischia una mazzata assurda in vista del 2025: tanti i traguardi che può tagliare ma altrettanto quelli che rischia di perdere
Jannik Sinner ha vissuto un 2024 da autentico fuoriclasse del tennis. Sono arrivati vari e importanti traguardi come ad esempio i primi due Slam vinti in carriera (US Open e Australian Open) oltre ad una serie di tornei altrettanto importanti come Coppa Davis e ATP Finals senza dimenticare l’aver raggiunto la vetta del ranking ATP, primo italiano di sempre a riuscirci. Soprattutto è stato grandioso ad inizio e chiusura d’anno. Se non fosse stato per i mesi estivi un po’ complicati, soprattutto per alcuni problemi fisici, probabilmente staremmo qui a parlare di en-plein, avrebbe fatto asso piglia tutto!
La sua ambizione però non è di certo esaurita qui: vuole continuare a vincere anche nel nuovo anno, partendo dall’Australian Open in cui cercherà di difendere il titolo conquistato lo scorso anno per un clamoroso bis. Non sarà un’impresa facile, ci sono vari spauracchi pronti a frenarlo. Inoltre sulla sua testa pende la gravosa spada di Damocle relativa alla possibile squalifica per doping, dopo il pronunciamento del TAS di Losanna che avverrà nei primi mesi dell’anno.
Allerta per Sinner, 2025 in salita? La situazione
Fin qui l’altoatesino è andato avanti senza curarsi della cosa, dimostrando grande forza mentale e non lasciandosi influenzare. Quando avverrà la sentenza, però, tutto è da mettere in conto. Anche un possibile stop. Nel frattempo, facendo gli scongiuri, si possono già intravedere quali possono essere per lui i traguardi da battere nel nuovo anno.
Come ad esempio il restare per 52 settimane (1 anno) in vetta al ranking ATP, cosa riuscita solo a 9 campionissimi. Il traguardo è ancora lontano: 2 giugno. Più vicino quello che arriverà, quasi sicuramente, ad inizio della seconda settimana dell’Australian Open a gennaio: diventare l’italiano più presente di sempre nella top 10, superando Berrettini, fermo a 116 settimane di presenza. Tra febbraio e marzo l’Italia può andare in tripla cifra nei trionfi maschili nell’era Open (ora sono 98 i successi) così come arrivare ad essere, il prossimo autunno, la prima a vincere per tre anni di fila la Coppa Davis negli ultimi 50 anni.
Oltre questa serie di record tutti invidiabili per Sinner e l’Italia se raggiunti, ci sono quelli che spaventano il campione di San Candido. Quelli relativi ai rivali che quindi avranno una forza in più per raggiungerli. Una vera e propria mazzata, specialmente i dati che riguardano Novak Djokovic. Il 2025 dovrà essere l’anno del rilancio per il serbo e ha tutte le intenzioni di tornare a vincere uno Slam. Anche perché per lui significherebbe record assoluto, può inoltre tagliare il traguardo di 100 titoli ATP già a partire da Brisbane. Nole quando ha dei primati da raggiungere è ancora più motivato, lo ha dimostrato, ad esempio, ai Giochi Olimpici di Parigi, arrivando all’unico successo che gli mancava in carriera.