Dichiarazioni non confortanti sul campione serbo a poche settimane dalla nuova edizione degli Australian Open
Novak Djokovic è ancora lì, alla soglia dei 38 anni, ancora lucido e pronto ad affrontare le vicissitudini del tennis moderno. Il campione serbo ha concluso quest’anno con un velo di amaro in bocca: a parte l’oro olimpico conquistato a Parigi, Nole non ha portato a casa quasi nessuno degli obiettivi di inizio stagione.
Obiettivi che invece vorrà conquistare la prossima stagione, la sua ennesima da grande protagonista del tennis mondiale. Stagione che comincerà, come da tradizione, a Melbourne, su quel cemento in cui ha vinto ben dieci volte in carriera. Gli Australian Open sono in un certo senso casa sua e quindi vi sono tutti i presupposti per quantomeno tentare di rubare lo scettro di Jannik Sinner, campione in carica.
Djokovic, però, non ha la testa libera e spensierata come qualche anno fa e ciò potrebbe influire molto sulle sue performance.
Djokovic, McEnroe scettico sul serbo
Bisogna soltanto applaudire un talento come Novak, capace come nessun’altra a imporsi nell’attuale scenario tennistico benché non manchino problemi. Al momento è numero sette al mondo, la vetta è quasi impossibile da raggiungere, specialmente a causa del livello quasi inarrivabile di Sinner e Alcaraz, i due che si contenderanno i tornei Slam del 2025.
Sul tema Djokovic, molto discusso, è intervenuto anche il sette volte vincitore Slam John McEnroe, secondo il quale il serbo non ha più le credenziali per battere l’italiano e lo spagnolo. Durante il podcast di Andy Roddick, lo statunitense è parso piuttosto schietto sulla situazione di Nole ai prossimi Australian Open.
“Per sua stessa ammissione ha detto che punta solo a vincere con la Serbia e vuole solo vincere gli Slam. Ma come potrà farlo quando non giochi molti tornei?”, si chiede l’ex tennista. “Se il sorteggio girasse in un certo modo con la sua classifica potrebbe anche dover affrontare ad esempio Alcaraz nei quarti e Sinner in semifinale”.
Per McEnroe insomma il serbo non ha più i mezzi per poter affrontare tennisti più giovani e in rampa di lancio. In più c’è da tenere sempre a mente il problema famigliare, che può tenerlo impegnato più del previsto.
“Oltre a questo c’è poi da aggiungere che ha due figli, c’è una situazione familiare da gestire alla quale si è capito che lui ora vuole dare priorità come si è visto nella programmazione di fine 2024“, ha concluso l’ex campione.