Squalifica Sinner, i possibili scenari per l’azzurro si fanno piuttosto negativi: ecco a cosa può andare incontro
Si attende con grandissimo interesse l’inizio della stagione tennistica 2025, dopo un anno che all’Italia ha regalato grandissime soddisfazioni, come mai prima d’ora nella storia. Tutto il movimento è chiamato a confermarsi e c’è curiosità per capire se Jannik Sinner riuscirà a ripetere il suo rendimento stratosferico. L’altoatesino ha vissuto dodici mesi da urlo, inanellando successi e risultati positivi a ripetizione. Ma la conferma non sarà facile e non soltanto perché la concorrenza si presenterà ai nastri di partenza agguerrita e pronta a mettere in discussione il suo primato.
Come sappiamo, i primi mesi dell’anno saranno cruciali per la risoluzione, in un verso o nell’altro, della vicenda Clostebol che ancora continua a gravare sullo sfondo. La positività di Sinner alla sostanza, emersa dopo i test antidoping svolti nello scorso marzo a Indian Wells, e la successiva battaglia legale, che hanno portato all’assoluzione da parte della ITIA, non hanno fortunatamente condizionato più di tanto il rendimento dell’azzurro. Ma la faccenda non si è ancora conclusa e a metà febbraio conosceremo il verdetto definitivo sul ricorso della WADA al Tas di Losanna.
L’agenzia antidoping vuole andare fino in fondo e punta a ottenere una squalifica per il numero uno del ranking ATP. Una eventualità che non può essere esclusa, tutt’altro, e anzi le ultime indiscrezioni fanno preoccupare Sinner e i suoi tifosi.
Squalifica Sinner, si va verso l’accordo: quanto tempo può restare fermo
Prende la parola l’avvocato Angelo Cascella, esperto di diritto sportivo internazionale ed ex membro del TAS, intervenuto ai microfoni di ‘Libero’ per spiegare quali sono i possibili scenari in merito a una squalifica di Sinner.
“La WADA ha legittimamente esercitato il diritto d’appello impugnando l’assoluzione della ITIA presso il TAS – ha spiegato Cascella – In casi come quello di Sinner, fosse provata la negligenza, il rischio di squalifica sarebbe comunque da uno a due anni, visto che comunque la sussistenza di tracce dopanti è stata provata e rimane a livello normativo la responsabilità dello sportivo”. Insomma, è tutto aperto a qualsiasi soluzione. ‘Libero’ aggiunge che a questo punto, per non rischiare di perdere l’intera stagione, Sinner e il suo entourage potrebbero chiedere un accordo per una squalifica ridotta, saltando i mesi centrali del 2025 per poi ritornare in campo
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