Incubo Jannik Sinner: per Novak Djokovic è un vero e proprio disastro. Arriva l’annuncio choc sulla competizione tra i due grandi del tennis
Jannik Sinner in concomitanza con la fine del Roland Garros ha superato Novak Djokovic in vetta alla classifica ATP, diventando l’attuale numero uno al mondo. Il primo italiano di sempre ad issarsi lì sopra. Non c’era riuscito nessun altro grande rappresentante dei nostri colori nel passato. Il classe 2001 che scavalca il serbo è stato visto come il passaggio dalla vecchia alla nuova era del tennis, nel 2024 ufficialmente avvenuta. Con Federer e Nadal ormai ritirati e Nole sul viale del tramonto, saranno Sinner e Alcaraz i protagonisti dei prossimi anni.
Mai come nel 2024 è apparso lampante ed evidente il ricambio generazionale. Per un Sinner protagonista assoluto (con Alcaraz subito dietro), c’è stato un Djokovic mai così in difficoltà. Non è riuscito a vincere nessun grande Slam e si è tolto davvero poche soddisfazioni, come ad esempio il torneo olimpico di Parigi. A farla da padrone sono stati, soprattutto, gli infortuni che l’hanno frenato a lungo. In molti hanno iniziato a temere un ritiro imminente per il serbo.
Il classe ’87 non ha nessuna voglia di abdicare ma dovrà ridurre gli impegni per poter competere nei tornei più importanti. Nel suo mirino c’è già l’Australian Open con gli auspici di un grande 2025 che possa riportarlo a vincere almeno un altro Slam. Intanto proprio di lui ha parlato Patrick Mouratoglou, allenatore di tennis francese.
Il noto coach è intervenuto durante la sua rubrica su TennisMajors, rilasciando alcune dichiarazioni su Novak Djokovic, analizzando il livello dei suoi rivali a partire da Sinner e Alcaraz. L’annuncio è di quelli choc: “Non dico che per Nole sia più facile battere Alcaraz, ma che riuscire a sconfiggere Sinner è sicuramente più difficile“. Cosa ha portato Mouratoglou a fare questa affermazione?
“Jannik, rispetto lo spagnolo, non concede nulla e ha le stesse doti dell’ex numero uno al mondo. Copre molto bene il campo, non sbaglia nulla e prende la palla prima di Djokovic“, spiega così la sua teoria il coach. Per questioni tecniche e di gioco, insomma, l’italiano può rappresentare un vero e proprio incubo, arduo da battere. Leggermente più facile, invece, riuscire a sconfiggere il classe 2003 che ha altre caratteristiche. “Il 24 volte campione Slam dovrà trovare una forma incredibile per dominare l’azzurro“, è la chiosa dell’allenatore.
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