Dopo una lunga battaglia la malattia ha vinto, dolore a non finire per la famiglia e per tutti gli appassionati di calcio.
Questa coda del 2024 ha lasciato il segno nel mondo del calcio e non solo, anche lo sport in generale si è tinto a lutto dopo aver appreso la notizia della scomparsa. Era ancora molto giovane e con una carriera da lanciare, peccato che la sorte gli sia stata avversa.
Lacrime per i tifosi di tutto il mondo e profondo dolore per la famiglia che proprio non riuscirà ad accettare un perdita così importante. In queste ore il suo club di appartenenza, attraverso una nota ufficiale, ha fatto sapere a tutti della dipartita del suo giovane tesserato. Scendere in campo non sarà più lo stesso dopo quello che è successo nelle ultime ore.
Nonostante la malattia aveva deciso di non darsi per vinto e continuava ancora a coltivare dentro di sé i suoi sogni di gloria. Per questo dirgli addio è stato ancora più doloroso. Anche se non si è mai arreso alla malattia, alla fine è stato quest’ultima ad avere la meglio. Un dolore davvero difficile da descrivere, anche perché con una diagnosi diversa forse si sarebbe potuto salvare.
Calcio in lutto, è morta la giovane promessa
Ma dire cosa si poteva e doveva fare oggi risultata troppo facile. La verità è che alla fine il giovane portiere del West Ham non ce l’ha fatta, Oscar Fairs si è da poco spento dopo che gli avevano diagnosticato un brutto tumore alla testa. Era ancora giovanissimo e per gli Hammers rimarrà sempre una promessa del suo settore giovanile. Prima della scomparsa era uno dei punti di riferimento dell’Under 15 del club londinese.
Ad avere parlato prima di tutti di ciò che è capitato al giovane calciatore è stato il direttore sportivo Mark Noble, ex leggenda del club che con profondo dolore è voluto essere uno dei primi a spendere alcune parole per il giovane talento. Tutto è iniziato nel 2023 quando, in seguito ad alcuni fastidi, il giovane si è sottoposto ad esami strumentali che ne hanno evidenziato il tumore.
Inizialmente i medici avevano parlato di emicrania e di altri problemi non riconducibili al tumore. Chissà, se la diagnosi fosse stata diversa magari sarebbe stata diversa anche la sua sorte. Oggi, tuttavia, Fairs non c’è più e insieme a lui se n’è andato per sempre anche un pezzo del West Ham.