Finale di stagione con sorpresa per il tennista romano, che ha incassato la notizia ufficiale diffusa dall’ATP: tifosi increduli
L’ultima volta che lo abbiamo visto calcare un campo da tennis, meno di un mese fa in quel di Malaga, sprizzava gioia da tutti i pori. Il sogno coltivato per un anno intero, quello di (ri)vincere la Coppa Davis dopo che appena 12 mesi fa era a bordo campo, assieme ai componenti della panchina azzurra, a fare il tifo per i suoi compagni, è diventato realtà.
Con tre vittorie in altrettanti match di singolare, ai quali è doveroso aggiungere il decisivo punto del doppio ottenuto con Jannik Sinner nel sudatissimo quarto di finale contro l’Argentina, Matteo Berrettini si è ripreso con gli interessi ciò che il destino gli aveva tolto un anno prima. Quando, a causa della rottura parziale del legamento peroneo astragalico anteriore rimediata su cemento di New York, agli Us Open, nel match contro il francese Rinderknech, gli aveva pregiudicato il finale di stagione.
Costretto ad uno stop rivelatosi poi più lungo del previsto (oltre 190 i giorni di assenza dal circuito) l’ex numero 6 del tennis mondiale è tornato piano piano. Come un diesel. Iniziando dai tornei della categoria 250 per poi affacciarsi ai grandi eventi dell’ATP, dove peraltro ha fatto fatica a causa di una condizione fisica non ottimale e per dei tabelloni che spesso lo hanno visto opposto ai big del circus già nei primi turni.
Questo non ha però impedito a colui che nel frattempo ha trovato il tempo anche di separarsi dallo storico coach Vincenzo Santopadre, oltre che di interrompere la chiacchieratissima love story con Melissa Satta, di risalire le posizioni nella graduatoria del circuito. Una rimonta entusiasmante, che ha portato Matteo alle soglie della Top 30. Ovvero la ristretta cerchia di coloro che si affacciano ai tornei del Grande Slam da teste di serie.
Al momento del rientro ufficiale nelle competizioni ATP, nel marzo di quest’anno, Berrettini occupava la posizione numero 154 del ranking. Quasi un affronto per chi poteva vantare, nel suo recente passato, una stabile posizione nella Top 20. Con la ciliegina sulla torta di una finale disputata nel mitico teatro di Wimbledon nel 2021.
Grazie ai trionfi ai tornei di Marrakech, Gstaad e Kitzbuhel – e agevolandosi anche di tutti quei punti conquistati in competizioni a cui non aveva potuto partecipare l’anno prima – il 28enne ha scalato la classifica fino a chiudere l’anno in 34esima posizione. Davvero ad un passo dall’obiettivo designato, quello di essere nei primi 32.
La rimonta di Berrettini non è passata inosservata ai vertici dell’ATP. Che lo hanno premiato col riconoscimento del “Comeback of the Year“, assegnato al giocatore capace di distinguersi al rientro nel circuito con una significativa scalata di posizioni. Passare dalla 154esima alla 34esima, del resto, non è da tutti.
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