Decisione di qualche mese fa ancora discutere gli addetti ai lavori: ufficiale il provvedimento da parte della società
Sono passati diversi mesi, eppure si continua a parlare di un caso che ha stravolto un intero weekend di Serie A (in particolare quello della 9 giornata). Nelle prossime ore, ci sarà l’ufficialità del provvedimento da parte della società insieme alla Lega Calcio: lo scopo è quello di non creare un precedente pericoloso che potrebbe mettere in crisi le attuali regole.
Il riferimento è ovviamente alla gara dello scorso 26 ottobre 2024 che si sarebbe dovuta giocare al ‘Dall’Ara’ di Bologna tra felsinei e Milan. Il sindaco del capoluogo emiliano Matteo Lepore, come noto, tramite una ordinanza del comune del 24 ottobre, decise di non far giocare il match a causa dell’emergenza alluvione che in quel periodo aveva messo in forte crisi diversi settori della città.
Malgrado le motivazioni apparentemente convincenti, il Milan di concerto alla Lega Serie A ha sin da subito mostrato disapprovazione, parlando del fatto che altri eventi sportivi si sono disputati regolarmente nonostante l’emergenza. Da lì in poi è cominciato la battaglia, prima a distanza e ora nei tribunali.
Milan e Serie A in tribunale: ricorso al Tar contro l’ordinanza del sindaco di Bologna
Alla fine a decidere la situazione sarà il tribunale amministrativo (Tar) dell’Emilia Romagna: Milan e Serie A infatti hanno presentato ricorso contro il provvedimento del sindaco Lepore sul rinvio della gara della nona giornata. A detta dei denuncianti, non è stato chiaro sin dall’inizio il motivo di rinviare l’evento Bologna-Milan, considerando che in quel periodo altre manifestazioni sportive si sono tenute regolarmente.
L’ordinanza del sindaco felsineo viene quindi giudicata debole e senza apparante logica. In quel periodo di forte crisi dovuta all’alluvione, club e la Lega Calcio avevano optato per far disputare il match in un’altra città – si parlò di Como o Empoli – ma l’amministrazione cittadina si mostrò sin da subito avversa a questo tipo di risoluzione.
Milan e Serie A ricorreranno dunque presso il Tar di competenza (quello dell’Emilia-Romagna): lo scopo è quello di non creare un precedente giuridico pericoloso, in quanto potrebbe condizionare le future manifestazioni sportive e quindi un intero campionato. In caso di vittoria da parte dei denuncianti, l’intero risarcimento danni sarà devoluto in beneficienza.
