Il tennista palermitano ha rivelato i suoi piani in una intervista: smetterà di giocare a una condizione
Il tennis italiano ha brindato più di una volta quest’anno. Non solo grazie a Jannik Sinner, vincitore di due Grandi Slam – Australian Open e Us Open – ma anche in occasione dell’ultima Coppa Davis, alzata al cielo dopo aver liquidato l’Olanda nel migliore dei modi possibili.
Un anno straordinario e si spera che il prossimo sia ancora più soddisfacente, ma non è stato così per altri tennisti nostrani che, tra infortuni vari e problemi extra campo, hanno dovuto alzare bandiera bianca in più di una occasione, non riuscendo a portare a casa gli obiettivi prefissati.
Questo sembra essere il caso di Marco Cecchinato, numero 375 al mondo che questo 2024 lo ha chiuso con tanta delusione.
Marco Cecchinato svela: “Mi ritiro se non entro nella top 200”
Nemmeno un torneo nel circuito maggiore in questo 2024 e tanta fatica a imporsi per via di una situazione fisica molto preoccupante. Eppure fino al 2019, Marco Cecchinato era il numero 16 al mondo, forte persino di una semifinale al Roland Garros conquistata dopo aver battuto un certo Novak Djokovic, all’epoca numero 1 al mondo. Quella semifinale, persa contro Dominic Thiem (sconfitto a sua volta da Nadal), è stata in un certo senso la pietra tombale della sua carriera.
Oggi torna a parlare e lo fa con qualche rimpianto: questo 2024 doveva essere quello della resurrezione sportiva, invece è stata l’ennesima occasione gettata al vento. Ora non gli resta altro che tentare di scalare la classifica e arrivare alla soglia della posizione 200. Se così non dovesse essere potrebbe prendere in considerazione il ritiro dalle scene sportive. Lo ha rivelato a Palermo Today in una intervista.
“In questa stagione ho girato tanto per il mondo, ma ho fatto tanta fatica. Non è facile, mi pesa molto”, ha detto. “Ho sempre giocato a tennis per stare con i primi 100 e questa situazione è complicata da gestire. Se non ritorno entro fine anno nei top 200, posizione che mi permetterebbe di disputare gli Australian Open del 2026, smetto col tennis”.
Idee chiare per il tennista nato a Palermo nel 1992, che ricorda anche quanto vissuto nelle stagioni 2018 e 2019, le sue migliori ma non esenti da difficoltà: “Avevo raggiunto un livello troppo alto, ma a volte succede che quando arrivi al vertice non ci puoi restare e scendi giù” .