Siamo alle fasi finali della stagione e si è fatto il tempo di tirare le somme di quello che è stato. L’Italia è sicuramente la protagonista del tour, con la vittoria di Coppa Davis e Billie Jean King Cup. Ecco come stanno in classifica le ragazze guidate da Tathiana Garbin.
Un movimento da cui ripartire
L’Italia è sicuramente la Nazione protagonista del mondo. Nel circuito maschile Jannik Sinner è da più di sei mesi il numero 1 al mondo ed ha vinto due prove dello slam (Australian Open e US Open), tre masters1000 (Miami, Cincinnati e Shangai), due Atp500 (Rotterdam e Halle), le Atp Finals e la Coppa Davis (con Matteo Berrettini altro grande protagonista) nel solo 2024.
Forse, però, i risultati più inaspettati li abbiamo ottenuti nel circuito femminile. Jasmine Paolini è riuscita ad arrivare fino al numero 4 del ranking Wta e a ottenere due finali slam consecutive tra Roland Garros e Wimbledon, oltre alla medaglia d’oro olimpica in doppio con Sara Errani. La toscana è stata senz’altro una della protagonista della grande scalata anche in Billie Jean King Cup, dove le ragazze di capitan Garbin sono riuscite a vincere il titolo.
Possiamo, senza troppi giri di parole, parlare di una grande sorpresa visto il ranking delle nostre ragazze. Oltre alla Paolini, infatti, solamente altre due tenniste occupano la top100: Elisabetta Cocciaretto (numero 52) e Lucia Bronzetti (77).
L’Italia, infatti, si trova solamente all’ottavo posto tra le Nazioni più rappresentate nella top100 femminile al pari di Polonia, Gran Bretagna, Romania e Germania.
La situazione attuale
Il dominio è degli Stati Uniti, che annoverano ben 17 tenniste tra le prime cento (addirittura tre in top10 grazie a CoCo Gauff, Jessica Pegula ed Emma Navarro). Chiudono il podio dei Paesi più rappresentati la Russia (12 tenniste, guidate da Daria Kasatkina) e la Repubblica Ceca (sette rappresentanti, la prima Barbora Krejcikova). Prima dell’Italia troviamo Cina e Ucraina (a parimerito con cinque atlete), oltre a Francia e Spagna (che ne possono contare quattro).
Per l’Italia, nel breve termine, è difficile ipotizzare altri ingressi nelle prime cento posizioni del mondo. L’Errani è vicina alla top100, ma l’età e il maggior impegno nel doppio non fanno pensare ad una rincorsa nel singolare. Martina Trevisan, invece, dopo un anno da incubo deve ricostruire gioco e classifica e, probabilmente, i migliori risultati in carriera sono già stati raggiunti. Tra le giovani, invece, Nuria Brancaccio e Lucrezia Stefanini non sembrano avere il gioco per ambire a tali posizioni nel breve periodo.
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