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L’Italtennis vola a ogni latitudine: nella domenica del trionfo in Davis, ecco una tripletta di titoli

Sembra un sogno, ma è tutto vero: l’Italia del tennis è campione del mondo sia in campo maschile che in campo femminile e vanta la prima e la quarta forza delle classifiche Atp e Wta. Basterebbe questo per definire il 2024 l’anno migliore in assoluto nella storia del movimento nostrano. Ma la lista delle soddisfazioni azzurre è molto più lunga, e continuano ad arrivarne altre che ci costringono (piacevolmente) ad aggiornare il bilancio…

l’Italtennis vola ad ogni latitudine: titoli Challenger per Nardi e Fognini

Infatti, proprio nella domenica del trionfo di Sinner e compagni in Coppa Davis – il secondo consecutivo dopo quello dello scorso anno – il tennis maschile italiano ha inanellato vittorie e titoli anche a latitudini meno prestigiose ma comunque degne di nota. Merito innanzitutto di Luca Nardi e Fabio Fognini, i quali sono riusciti ad imporsi rispettivamente ai Challenger di Rovereto (Italia) e Montemar (Spagna). Il classe 2003 pesarese – che oggi torna in top100 alla piazza numero 91 in virtù di un balzo di 19 posizioni – ha battuto in una finale tutta azzurra Francesco Maestrelli con un netto 6-1, 6-3. Il ‘vecchio lupo’ ligure ha invece superato l’austriaco Lukas Neumayer in tre set, col punteggio di 6-3, 2-6, 6-3. Entrambi hanno praticamente blindato la loro presenza nel tabellone principale dell’Australian Open 2025.

ITF, Bondioli vince a Monastir. Basile k.o in finale

Ma non è finita qui, perché nemmeno la doppietta nel circuito Challenger rappresenta l’ultima delle tante buone notizie per il tennis tricolore. Un’altra soddisfazione, infatti, il movimento maschile italiano l’ha raccolta nei Futures – tornei minori a cui partecipano prevalentemente i giovani – grazie all’ottimo Federico Bondioli: il promettente mancino classe 2005, alla sua terza finale nella categoria, si è aggiudicato l’ITF di Monastir imponendosi sul britannico Ewen Lumsden al termine di una bella battaglia conclusasi col punteggio di 7-6, 3-6, 6-4.

Anche qui la soddisfazione poteva essere doppia, ma purtroppo l’altro azzurro impegnato in finale al Futures di Alcala de Henares (Spagna), Pierluigi Basile (già noto agli onori della cronaca per essere stato il primo classe 2007 a giocare un Challenger), ha mancato il primo titolo in carriera venendo sconfitto dal francese Tom Paris. Pazienza, il ragazzo ha tutto il tempo per rifarsi e il tennis italiano mille buone ragioni per sorridere. Qualora – tra le tante – ve ne sfuggisse qualcuna, ecco un riepilogo da brividi stilato dall’ex presidente del Comitato Regionale Lazio, Roberto Commentucci.

Giuseppe Canetti

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