Jannik Sinner è, per la prima volta in carriera, il campione delle Atp Finals 2024 di Torino. All’Inalpi Arena, l’azzurro ha sbaragliato la concorrenza e, al termine della sfida, ha parlato dei suoi obiettivi nel 2025 e del caso doping che lo vede coinvolto.
Le parole del campione
Un percorso di avvicinamento durato solamente tre anni.
Nel 2021 Sinner esordisce alle Atp Finals di Torino per sostituire l’infortunato Matteo Berrettini, non facendo rimpiangere il romano ed offrendo un grande tennis al pubblico.
Il 2022 è l’anno di flessione e Jannik non prende parte al torneo dei maestri.
Nel 2023, la grande sorpresa: vittoria del proprio gruppo e finale persa contro Novak Djokovic.
Il 2024 l’anno del primo titolo, senza perdere un singolo set e non facendo arrivare i propri avversari oltre il quarto gioco. Solamente Ivan Lendl nel 1986 è riuscito a vincere le Finals senza perdere un singolo parziale proprio come Jannik.
Al termine della premiazione, Sinner si è come al solito presentato in conferenza stampa ed ha parlato della settimana vissuta. Successivamente, si è soffermato sugli obiettivi del 2025 e sul prossimo processo al TAS di Losanna per il ricorso della WADA sul caso doping che lo vede coinvolto.
“Sicuramente è stata una settimana di altissima qualità, a partire dall’inizio. Ho solo provato a giocare il miglior tennis possibile in ogni partita in ogni singolo momento, cosa che ho fatto qui. Il pubblico ha aiutato molto. È stata sicuramente una delle settimane più particolari che ho vissuto avuto in un campo da tennis e sono molto felice di avere vinto questo trofeo.
Obiettivi del 2025? È difficile da dire. Quest’anno non c’era un obiettivo specifico di vincere uno slam o essere il numero 1 o altro. L’anno prossimo sarà lo stesso: qualunque cosa possiamo vincere proviamo a vincerla e il resto impariamo. Abbiamo lavorato per migliorare il mio livello in momenti specifici, cosa che ho fatto durante tutto quest’anno. Ne sono molto felice e questo è stato il modo di chiudere una stagione incredibile.
Ricorso della WADA? La situazione non mi preoccupa. Siamo già usciti tre volte in maniera positiva da questa vicenda e sono molto fiducioso che potrà andare così anche la prossima volta. Cerco spesso di capire cosa ho sbagliato e se c’era qualcosa che potevo fare meglio. Non c’era altro verso di fare meglio. Il mio team mi ha aiutato tanto, come sapete, perché ci sono state notti in cui non ho proprio dormito. Sono fortunato ad avere Simone Vagnozzi e Darren Cahill: abbiamo continuato a lavorare tutti i giorni e ci siamo anche migliorati anche in questo periodo”.