Atp Finals, il tennis mondiale si tinge d’azzurro: è Jannik Sinner il nuovo “Maestro”

Emozioni a grappolo: giù il cappello, signori e signore, dinanzi all’ennesima versione di Jannik Sinner ai limiti della perfezione. È il classe 2001 altoatesino il campione delle Nitto Atp Finals 2024.

Nulla da fare per un ottimo Taylor Fritz, che le ha provate tutte ma alla fine ha dovuto arrendersi alla evidente superiorità del tennista azzurro. Quest’ultimo, reduce da quattro successi su altrettanti incontri disputati, si è aggiudicato il titolo di “Maestro” imponendosi col punteggio di 6-4, 6-4 maturato in poco meno di un’ora e mezza (1 h e 25 minuti). Ecco come è andata in sintesi e tutti i dettagli.

Atp Finals, Jannik Sinner è il nuovo “Maestro”!

Jannik Sinner
Foto Instagram Nitto Atp Finals

Pronti via il match è contrassegnato da una fase di studio, in cui entrambi i protagonisti tengono il servizio senza particolari difficoltà. Poi nel settimo game Sinner alza i giri del motore e mette Fritz spalle al muro: sono quattro le palle break che riesce a guadagnarsi il tennista altoatesino: tre gli vengono annullate, mentre la quarta è quella buona complice un palla corte che l’americano stenta a raggiungere.

Nel resto del parziale non vi è molto da raccontare, se non di una palla del controbreak conquistata da Fritz nel decimo game ed annullata da Jannik con un servizio esterno vincente: alla fine, l’azzurro chiude la frazione (con un 6-4) senza ulteriori difficoltà.


Alla ripresa, il copione è pressoché identico. Le fasi iniziali del secondo set sono praticamente senza storia. Poi appena l’altoatesino decide di accelerare le redini del confronto piombano tra le sue mani: la svolta arriva nel quinto game, quando Jannik risponde in maniera eccellente e mette l’americano alle corde, portandolo ad un errore che si traduce in un 3-2 a marca italiana. Qualche minuto dopo, Sinner alza le mani al cielo e il Pala Alpitour di Torino si trasforma in una bolgia. Un vero e proprio sogno per il tennis azzurro.

Per il 23enne tirolese si tratta del primo titolo di “Maestro” in carriera, quello che – salvo clamorosi colpi di scena – gli consentirà di conservare la prima posizione del ranking mondiale fino al termine dell’Australiano Open 2025. Ormai è difficile trovare gli aggettivi, semplicemente incredibile!

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