Atp Finals, Gaudenzi sorprende tutti: possibilità finali mille a cinque set. E sull’Arabia…

Andrea Gaudenzi, durante l’ultima conferenza stampa tenuta alle Atp Finals 2024 di Torino, ha lanciato due argomenti molto interessanti: la possibilità di tornare a giocare le finali dei masters1000 a cinque set e l’ingresso dell’Arabia Saudita nel tennis che conta.

Le parole di Gaudenzi

Oltre allo spettacolo dei giocatori impegnati all’Inalpi Arena di Torino, anche ai microfoni non stanno mancando dichiarazioni che fanno tornare alla mente momenti storici del nostro sport.

Jannik Sinner, Carlos Alcaraz e Alexander Zverev si stanno dimostrando i favoriti per una vittoria finale, con Taylor Fritz e, forse, Casper Ruud pronti a rovinare i piani di tutti e tre. Lontano dalle luci del centrale, però, anche il presidente dell’Atp Gaudenzi sta dando spettacolo a modo suo. L’italiano, infatti, ha rilanciato un paio d’indiscrezioni che rappresenterebbero una vera e proprio novità nel nostro sport.

La prima è relativa alla possibilità di introdurre di nuovo il quinto set nelle finali dei masters1000. L’ultima partita disputata con questo formato è stata al masters1000 di Miami tra Novak Djokovic e Guillermo Canas nel 2007 (primo successo di Nole in un torneo così importante).

Ne ho parlato con Roger Federer durante l’ultima edizione della Laver Cup. Concordavamo sul fatto che le migliori partite della nostra storia sono sempre state quelle al meglio dei cinque set. La possibilità di tornare ai cinque set per le finali mille esiste, ma dovrebbe essere una nostra decisione. Non possiamo permettere che tra 30 anni nessuno ricordi le partite più importanti disputate nel tour Atp”.

Il secondo argomento affrontato è relativo all’ingresso dell’Arabia Saudita nel tour professionistico con un torneo masters1000. Una novità che sconvolgerebbe il calendario mondiale, ma che non sarebbe in programma prima del 2028.

Se si troverà un accordo, il torneo non si svolgerà comunque prima del 2028. Loro vogliono investire nel tennis, abbiamo ascoltato le loro opinioni, noi vogliamo costruire ponti e non muri. Rispetto a qualche anno fa è cambiato tanto, hanno fatto grandi progressi e vedo in loro la volontà di cambiare. Tra di noi c’è un ottimo rapporto, stiamo discutendo, e c’è anche un tema di infrastruttura da realizzare”.

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