Adriano Panatta, durante l’ultima puntata della Domenica Sportiva, ha commentato la scelta di disputare le Wta Finals sui campi di Riyadh, in Arabia Saudita. Sicuramente gli introiti fanno felici gli addetti ai lavori, ma gli spalti continuano ad essere vuoti in un paese dove i diritti delle donne sono stati sempre limitati.
Giocare le Wta Finals in Arabia Saudita non è stata di certo l’idea del secolo se pensiamo ad un Paese con scarsa tradizione tennistica e in cui i diritti delle donne sono sempre più limitati. I 15 milioni di euro (forse anche qualcosa in più) di montepremi, però, hanno fatto chiudere entrambi gli occhi a chi vi partecipa e a chi ha deciso di firmare il contratto triennale con la città saudita.
Lo stesso CEO della Wta, Steve Simon, appare molto entusiasta della possibilità, senza mai citare i problemi delle donne nel Paese ospitante. C’è da dire che la Wta non è nuova a queste scelte, come dimostrato dal ritorno delle tappe cinesi nel circuito nonostante il caso legato all’ex tennista Peng Shuai.
“Portare le WTA Finals a Riyadh è una nuova entusiasmante opportunità per noi e un passo positivo per la crescita a lungo termine del tennis femminile come sport globale e inclusivo”.
Martina Navratilova e Chris Evert, due leggende del nostro sport, hanno molto criticato la scelta della Wta, tanto da inviare diverse lettere al Washington Post per chiedere la rinuncia a disputare le Finals a Riyadh.
Dello stesso avviso è stato il nostro Panatta, che ha lanciato l’allarme durante l’ultima puntata della Domenica Sportiva.
“Un torneo così importante come le Wta Finals si sta svolgendo in una città e in un paese dove i diritti delle donne non sono tenuti in grande considerazione. La speranza è che queste Finals possano contribuire a regalare un’apertura e a migliorare la situazione sotto questo punto di vista”.
Come pronosticabile, la risposta del pubblico non è stata sempre all’altezza. In un video pubblicato su X dal Telegraph, infatti, si può vedere come pochissime persone erano presenti alla seconda giornata della competizione che vede impegnate le migliori otto tenniste del mondo.
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