Tennis lungo e noioso? Mouratoglou propone una soluzione “rivoluzionaria”

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Molto spesso si parla di cambio nel regolamento del tennis per contrastare partite troppo lunghe e noiose. Alcuni addetti ai lavori e giocatori, però, non la pensano così e snaturare il gioco diventerebbe pericoloso. Di tutt’altro avviso Patrick Mouratoglou, che propone una vera e propria rivoluzione.

Le parole del super coach

Ci sarà un importantissimo cambio di regolamento all’inizio del 2025 nel mondo del tennis. Tutti i giocatori, infatti, potranno ricevere consigli dai propri allenatori dalle tribune senza incorrere in warning di alcun tipo. Sarà quindi permesso il cosiddetto coaching.

La nuova regola non ha incontrato il consenso di tutti i tennisti, mentre altri si sono detti contenti, affermando che non viene di molto cambiato il modus operandi attuale.

Un’altra questione molto dibattuta è la durata delle partite. Molto spesso, infatti, soprattutto a livello slam, assistiamo a vere e proprie maratone. Non sempre, inoltre, i protagonisti di esse regalano uno spettacolo da stropicciarsi gli occhi.

Per questo motivo, si sta pensando ad alcuni cambiamenti nel regolamento per rendere più snelle e rapide le partite, considerando tempi televisivi ed un pubblico sempre più propenso al consumo veloce del servizio.

Il super coach Mouratoglou, in questa ottica, ha voluto proporre una curiosa modifica: solo un servizio per ogni tennista e meno tempo tra un punto e l’altro. Ecco le sue parole a margine dell’ultimo Ultime Tennis Showdown.

“Così non funziona. Dovrebbe esserci un solo servizio. Altrimenti, con la qualità del servizio dei giocatori attuali, ci sono troppi ace o vincenti diretti con la battuta ed è noioso per la gente. Quando si verifica una cosa del genere, e si verifica molto spesso, in pratica l’azione di gioco dura un secondo. E poi? Venticinque o trenta secondi di attesa per il prossimo punto, che magari è un altro ace: non funziona.

È necessario intervenire per rendere il gioco più continuo e quindi ridurre anche i tempi morti tra un punto e l’altro, anche per rendere le partite più brevi”.