Di lui si è parlato come “il nuovo Sinner” quando nel febbraio di quest’anno è diventato il primo tennista classe 2006 a vincere una partita nel circuito maggiore. Precisamente all’Atp 500 di Rio de Janeiro, dove ha onorato al meglio una wild card concessagli dagli organizzatori, spingendosi addirittura ai quarti di finale: di Arthur Fils e Cristian Garin gli scalpi lasciati sul suo cammino.
Oggi, Joao Fonseca non è ancora ai livelli dell’azzurro, ma il suo nome è entrato di prepotenza nel novero dei migliori prospetti che il panorama tennistico possa offrire. Del resto, il giovane brasiliano – vincitore dell’edizione 2023 dello US Open Juniores ed ex leader del relativo ranking – si è già portato in zona top150 (è attualmente numero 154 al mondo) e col passare dei mesi sembra sempre più a suoi agio nel confronto con giocatori più esperti.
Tutto lascia presagire che per la stellina sudamericana il 2025 possa rivelarsi l’anno della definitiva consacrazione. Intanto, Joao, potrà godersi una bella esperienza partecipando alle Next Gen Atp Finals, il torneo dei “Maestri” versione U23, che da quando è nato ha lanciato numerosi pezzi da novanta: da Andrey Rublev a Stefanos Tsitsipas, dallo stesso Jannik Sinner a Carlos Alcaraz passando per i vari Alexander Zverev, Sebastian Korda e Jack Draper. Insomma, Fonseca salirà su un palcoscenico che, alla sua età, rappresenta qualcosa di prestigiosissimo e che ben si sposa con la sua aura da “predestinato”.
Fonseca: “Sinner è il mio punto di riferimento”
A proposito di Next Gen Finals, nelle ultime ore Fonseca ha rilasciato un’intervista al canale ufficiale dell’Atp, in cui ha parlato del prestigioso evento di fine anno e speso parole al miele per il nostro Sinner, definendolo il suo “punto di riferimento” e rivelando un retroscena risalente a qualche tempo fa.
“Molti buoni giocatori hanno vinto le Next Gen Finals, ma quello in cui mi rivedo davvero è Sinner“, ha esordito il 18enne brasiliano. “Mi piace il suo gioco aggressivo e tecnicamente è esattamente il mio punto di riferimento. Mentalmente, è più calmo di me, è timido e adoro il modo in cui lotta. Non fa notare le emozioni e anche in questo mi somiglia molto”, ha aggiunto.
Successivamente, Fonseca si è cimentato nel racconto di un episodio che lo vide protagonista con l’altoatesino circa un annetto fa. “Alle Atp Finals 2023 gli ho fatto da sparring partner il primo ed il secondo giorno. E’ davvero un ragazzo carino e disponibile. Io pensavo di andare all’Università, ho avuto sempre quello nella testa, mi ero anche impegnato con la Virginia University. Poi lui, mentre stavo lì in campo, mi ha chiesto se ci sarei andato davvero e mi ha consigliato di evitare, dicendomi che ero troppo forte e che dovevo passare subito professionista“, ha rivelato. “Sul momento, ho pensato che mai prendesse in giro, che mi avesse fatto una battuta. Anche se l’atmosfera, a quel nostro primo allenamento, era stata molto cordiale”, ha concluso gioiosamente.
E chissà che un giorno, Joao e Jannik, non si ritroveranno nuovamente al cospetto alle Finals, ma non per una sessione di allenamento.
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