Thiem all’ultimo valzer viennese, i colleghi lo celebrano: “Ci ha dimostrato una cosa”

Su il sipario per l’ultimo valzer di Dominic Thiem, il quale giocherà tra le mura di casa l’evento conclusivo della sua carriera professionistica all’Atp 500 di Vienna. Come noto, infatti, al termine del torneo il tennista austriaco appenderà la racchetta al chiodo ad appena 31 anni, dopo un percorso condito da 17 titoli (tra cui uno Slam) ma anche da una serie di problemi fisici che hanno reso il suo ultimo biennio un vero e proprio calvario.

Thiem all’ultimo valzer, i colleghi lo celebrano

Alla vigilia del cosiddetto Erste Bank Open, l’ex numero 3 del ranking è stato omaggiato con un match di esibizione che lo ha visto battere Alexander Zverev per 6-3 dinanzi a 5mila spettatori. Una serata intensa di emozioni, a cui hanno partecipato tanti personaggi prestigiosi del tennis come Boris Becker, Stefan Kraft, Tommy Haas, Nicolas Massu e Gregor Schlierenzauer.

In queste ore, invece, l’austriaco scenderà in campo per il match valido per il primo turno del torneo in cui affronterà il nostro Luciano Darderi. Intanto, molti suoi colleghi ci hanno tenuto a celebrarlo ai microfoni del sito ufficiale dell’Atp, raccontando aneddoti e dedicandogli parole al miele.

“Era così completo“, ha affermato ad esempio Matteo Berrettini. “Aveva tutto. Rovescio, dritto, servizio, si muoveva bene, combatteva come un dannato. Aveva anche una mano fantastica, quindi era davvero difficile giocargli contro. Ci siamo affrontati su molte superfici diverse, ma la prima volta che ci ho giocato è stato al Roland Garros nel 2018. Sulla terra rossa. L’intensità era davvero alta e lui era ancora fresco alla fine, quindi ho pensato «Devo lavorare sodo per battere questo ragazzo». Quella era la sua forza… È davvero qualcuno che ho sempre ammirato, perché l’energia che portava in campo era speciale”, ha aggiunto l’azzurro.

Ciò che ha sempre contraddistinto Thiem è il suo elegante (e potente) rovescio ad una mano. “Normalmente coloro che lo giocano hanno difficoltà a ottenere così tanta pesantezza di palla, ma lui non ha mai avuto questo problema. Ha lavorato così duramente per questo. L’intensità c’è sempre stata, ed è sempre stato una persona e un atleta incredibile. Ho sempre avuto molto rispetto per lui”, ha osservato Alex De Minaur.

A proposito di rovesci ad una mano, anche Grigor Dimitrov ha voluto omaggiare il buon Dominic spendendo per lui belle parole. “Per me era un giocatore molto speciale. C’è stato un periodo, guardando ai suoi risultati, in cui è stato una bella sfida per me per migliorare alcuni aspetti del mio gioco per provare a pareggiarlo. Abbiamo anche giocato parecchie volte l’uno contro l’altro. Gli auguro tutto il meglio. È un ragazzo fantastico. Così umile e dolce, e abbiamo avuto dei bei ricordi insieme”, ha detto il bulgaro.

Durante il suo inizio di carriera, Thiem è stato uno dei primi a cercare di interrompere il dominio dei Big 3. E in svariate occasioni ci è anche riuscito, essendo l’unico giocatore assieme ad Andy Murray ad averli battuti almeno cinque volte.

“Ha giocato in un’epoca in cui Novak, Rafa e Fed erano praticamente imbattibili, e poi c’era anche Andy. È stato uno dei primi ragazzi a sfondare e iniziare a battere quelli lì”, ha sottolineato Taylor Fritz. “Colpiva la palla in modo incredibilmente grande. Era sempre incredibile sulla terra rossa, ma verso la fine (prima del suo infortunio, ndr) ha iniziato a essere super competitivo su ogni superficie. È stato così emozionante vedere cosa stava facendo, in un certo senso dimostrandoci che, sì, quei ragazzi erano battibili. Ha aperto la strada alla nuova generazione“, ha poi aggiunto il californiano.

Venendo quindi alla nuova generazione, queste le parole di Jannik Sinner: “Non ho mai giocato contro Dominic in una partita ufficiale, ma come essere umano e come persona, è incredibile. Non importa quale fosse la mia classifica o quanto fossi giovane, lui mi salutava sempre e chiacchieravamo… Spero ancora di vederlo in giro per qualche torneo. Porta sempre un’energia super positiva nello spogliatoio e nelle sale da pranzo. Penso che mancherà a tutti i giocatori”.

“Ho avuto la possibilità di vederlo giocare diverse volte. Ho condiviso alcuni tornei con lui. Quando ho giocato il mio primo torneo ATP a Rio de Janeiro nel 2020, ho avuto la possibilità di allenarmi con lui. Ero super emozionato. L’ho visto battere i grandi giocatori, vincere i grandi tornei. Ha avuto una carriera davvero grandiosa”, ha detto invece Alcaraz. Che poi si è lasciato andare alla seguente rivelazione: “Mio fratello minore giocava a tennis ed era un grande fan di Dominic Thiem. Giocava con la racchetta di Thiem, non con la mia! Quindi guardava sempre le partite di Dominic e spesso gli sentivo dire «Voglio giocare come Dominic Thiem. Voglio giocare come lui, con la stessa racchetta e lo stesso stile». Nella mia famiglia, abbiamo una stima molto alta di Dominic”.

Insomma, tutti in piedi per Thiem. La speranza è che il suo cammino oltre il tennis giocato possa regalargli altrettante soddisfazioni.