Rafael Nadal ha disputato il Six Kings Slam di Riyadh, classificandosi al quarto posto dopo le due sconfitte rimediate. A margine della competizione, in un’intervista ad AS, lo spagnolo ha parlato di Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, elogiandone il tennis e la personalità.
Manca poco più di un mese (qualora la Spagna raggiungesse la finale) al ritiro dal tennis di Nadal. Lo spagnolo, come comunicato nelle scorse settimane, appenderà definitivamente la racchetta al chiodo al termine delle Finals8 di Coppa Davis che si terranno a Malaga a fine novembre.
Rafa si prepara così a lasciare il circuito dove è stato protagonista negli ultimi 20 anni. L’ultima apparizione del 22 volte campione slam è stata la scorsa settimana al Six Kings Slam di Riyadh, dove ha collezionato due sconfitte contro Alcaraz e Novak Djokovic nella finale per il terzo e quarto posto.
Proprio la partita con Carlitos, praticamente in contemporanea con quella di Nole e Jannik, ha segnato un passaggio di consegne tra gli ex rivali e quelli che stanno dando (e continueranno a dare) vita ad una rivalità che potrebbe rimanere nella storia.
Intervistato da AS, lo stesso Nadal ha parlato di cosa potrebbero rappresentare i due giovani per il tennis mondiale negli anni a venire.
“Loro due sono al di sopra di tutti gli altri. Non vedo un rivale che possa metterli in difficoltà in modo continuativo. Un giorno, ovviamente, ci saranno molte persone molto brave che possono competere. A medio termine, però, non c’è nessuno che possa fare loro una vera concorrenza. Ovviamente, a patto che non abbiano un infortunio che impedisca loro di giocare allo stesso livello.
Le cose sono cicliche ed è logico che, quando si conclude un’epoca in cui ci sono stati tre giocatori che hanno ottenuto più di ogni altro nella storia del nostro sport, è chiaro che si sta concludendo un’epoca che è stata unica e speciale per molte ragioni.
Stiamo parlando di un’altra era, in cui è già arrivato un giocatore come Carlos, che ha quattro grandi slam. Jannik, due. Ogni anno ci sono dei campioni e se riescono a rimanere a questo livello, genereranno anche molto interesse. Con il tempo questo interesse crescerà per ovvie ragioni perché le grandi star e i personaggi non si creano in due giorni.
Ciò che li rende grandi è che durano nel tempo e che a un certo punto trascendono lo sport, che la gente va davvero a vedere quelle partite, non solo perché gli piace il tennis, ma perché va a vedere i personaggi stessi. Credo che ci vorrà un po’ di tempo prima che questo accada, ma sono convinto che accadrà”.
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