Doping, l’ITIA alza la voce e chiarisce (ancora) che Sinner non ha avuto alcun trattamento di favore
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Il caso doping attorno a Jannik Sinner continua a tenere banco nonostante l’assoluzione da parte dell’ITIA e di un tribunale indipendente. Dopo le polemiche scaturite dal verdetto e il ricorso della WADA, l’organo internazionale ha voluto chiarire la propria posizione.

La vicenda

L’ITIA (International Tennis Integrity Agency) è nata nel 2021 per volere di Atp, Wta, Itf e tornei dello slam per salvaguardare e proteggere i professionisti da determinate attività illecite. Nelle ultime settimane, proprio l’ITIA ha reso noto di aver assolto completamente il numero 1 del mondo Sinner dalle accuse di doping risalenti al marzo scorso.

L’organo indipendente ha deciso di decurtare punti e montepremi del masters1000 di Indian Wells (dove l’azzurro era risultato positivo) come pena massima per la positività (per miliardesimi) al Clostebol.

Contro questa decisione è intervenuta, a sorpresa, la WADA (World Anti-Doping Agency). L’organo internazionale, infatti, ha sollevato dubbi non tanto sul miglioramento delle prestazioni sportive, ma sulla negligenza dell’atleta, chiedendo una pena di due anni. Il tribunale di Losanna (TAS) nei prossimi mesi deciderà la pena per il numero 1 del mondo.

Il comunicato dell’ITIA

Con una nota, è voluta intervenire sulla situazione anche la CEO di ITIA, Karen Moorhouse.

Il terzo trimestre del 2024 ha comprensibilmente suscitato molto interesse e commenti sui processi antidoping del tennis, in seguito alla pubblicazione della decisione di un tribunale indipendente di non colpevolezza o negligenza nel caso di Jannik Sinner.

Il processo di gestione dei casi antidoping è complesso e comprendiamo che può essere difficile comprendere le differenze di esito o le incongruenze percepite nel processo. Per essere assolutamente chiari, il processo è definito dal Codice mondiale antidoping, stabilito dall’Agenzia mondiale antidoping e dal Programma antidoping del tennis. Il modo in cui gestiamo i casi non cambia, indipendentemente dal profilo del giocatore coinvolto. Il modo in cui si svolge un caso è determinato dalle sue peculiari circostanze, dai fatti e dalla scienza.

Nel caso di Sinner, comprendiamo che l’attenzione dell’appello è rivolta all’interpretazione e all’applicazione delle regole da parte del tribunale indipendente quando si determina quale, se presente, livello di colpa è applicabile al giocatore, piuttosto che all’indagine dell’ITIA sui fatti e sulla scienza. Detto questo, riconosciamo che è nostra responsabilità lavorare con i membri della famiglia del tennis per garantire che ci sia fiducia nel processo e invitiamo a dialogare con i giocatori, i loro rappresentanti e i media su questo”.

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