I grandi campioni, si sa, sono spesso dei grandi predestinati che riescono a centrare traguardi prestigiosi qualsiasi sia la sfida che gli si presenti davanti. E capita, addirittura, che chi ha fatto la storia di un dato sport riesca a scrivere pagine importanti anche in un’altra disciplina. Potrebbe essere il caso di Andy Murray che, dopo aver appeso la racchetta al chiodo, ha già iniziato ad inanellare successi con un tipo di pallina leggermente più piccola. Quella da golf…
La notizia in questione, infatti, è che l’ex numero uno al mondo ha conquistato il suo primo trofeo imbracciando una mazza da golf, sport in cui ha cominciato a cimentarsi con perseveranza da qualche mese, dopo il ritiro dal tennis giocato in estate. L’impegno del britannico in questa nuova avventura è talmente serio che mentre in precedenza la sua bio sui social recitava “Gioco a tennis”, adesso si legge: “Giocavo a tennis. Ora gioco a golf“.
Il trentasettenne ha partecipato il mese scorso al primo evento della sua ‘nuova carriera’ cimentandosi nel Pro-Am al BMW PGA Championship di Wentworth, dove ha impressionato per la sua buona preparazione nonostante sia ancora un principiante. Il primo sigillo – anche se in un torneo non ufficiale – è invece arrivato questa settimana, all’Hanbury Manor Golf Club nell’Hertfordshire, teatro del BTJA Mike Dickson Golf Day, evento realizzato in memoria dell’ex giornalista del Daily Mail, purtroppo scomparso a gennaio all’età di 59 anni.
A rivelare la vittoria del due volte campione olimpico – Medaglia d’Oro a Londra 2012 e Rio 2016 – è stato un post su Twitter della stessa BTJA. E adesso, il sentore è che lo spirito competitivo che ha sempre mostrato lo scozzese produrrà presto ulteriori soddisfazioni in casa Murray. Sir Andy, infatti, da maniaco del lavoro quale è, sta prendendo lezioni al fine di poter competere a livelli sempre più alti.
“È un tipo di sfida diversa. Perché nel tennis mi sono sentito sempre a mio agio, non credo dimenticherò mai come si colpisce la pallina”, ha affermato Murray in un’intervista riportata dal Mirror. “Mentre nel campo da golf mi sento ancora abbastanza spaesato. Per ora, provo solo a tenere la palla in gioco e a sbagliare il meno possibile“, ha spiegato con modestia.
“Ovviamente mi sto allenando molto di più di quanto i golfisti si allenino nella media. Ho giocato un po’ a golf quando ero più giovane e, se riesco a ottenere il giusto tipo di lezioni e ad allenarmi nelle cose giuste, credo di potercela fare“, ha continuato il britannico. Infine, ha concluso dicendo: “Le lezioni fanno un’enorme differenza. Questa è stata la cosa più importante per me. Qualche tempo fa andavo poligono e colpivo un sacco di palline, e riuscivo a colpirne anche alcune buone. Ma se hai un difetto fondamentale non importa quante palline colpisci al poligono: bisogna allenarsi per correggere i difetti“.
Insomma, il mondo del golf è avvisato: il ‘nostro’ Murray fa sul serio!
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