Dal 1971 ad oggi, sono ventisette gli italiani che hanno iscritto il proprio nome nell’albo d’oro del tennis. Ecco la classifica di quelli che hanno vinto più tornei.
In un anno, tra fine 2020 e fine 2021, sono arrivati i primi cinque titoli in carriera per Jannik Sinner. Il primo successo a Sofia, poi Melbourne (Atp 250), Washington (Atp 500), ancora Sofia e infine Anversa. Con la vittoria in Belgio è diventato il primo azzurro nella storia a vincere quattro titoli in un solo anno solare. Nel 2022 è arrivata a Umago la prima vittoria sulla terra battuta, a inizio 2023 il settimo sigillo sul cemento indoor di Montpellier. Poi a seguire il trionfo al Masters 1000 di Toronto e quello all’Atp 500 di Pechino, entrambi sul cemento outdoor. Di nuovo indoor è arrivato il decimo titolo, nell’Atp 500 di Vienna, in finale contro Daniil Medvedev, cosa che gli ha consentito, a soli 22 anni, di raggiungere la vetta dei tennisti italiani più vincente dell’era Open. Il titolo numero 11, che lo ha portato in testa da solo, è anche il più prezioso finora: parliamo ovviamente dell’Australian Open 2024, il primo torneo del Grande Slam vinto da Sinner nella sua carriera. E’ il terzo italiano nella storia a riuscire nell’impresa, dopo Pietrangeli e Panatta, entrambi vincitori al Roland Garros. A Rotterdam, nel primo torneo giocato dopo il trionfo di Melbourne, arriva il titolo numero 12, grazie al quale raggiunge la terza piazza nel ranking Atp. Posizione ulteriormente migliorata (numero 2) con il trionfo al Masters 1000 di Miami, il suo tredicesimo titolo Atp messo in bacheca. Al termine del Roland Garros 2024 arriva la consacrazione come numero uno del mondo e poco dopo il titolo numero 14, il primo sull’erba, nell’Atp 500 di Halle. A Cincinnati arriva il 15esimo sigillo, il terzo a livello Masters 1000, seguito immediatamente dal 16esimo con il secondo successo Slam sul cemento di New York. Titolo numero 17, un altro Masters 1000, questa volta a Shanghai.
La sua vittoria più importante è sicuramente il Roland Garros del 1976, manifestazione in cui trionfò qualche giorno dopo aver vinto gli Internazionali di Roma. Curiosità: in entrambe le competizioni, al primo turno, Panatta riuscì ad annullare almeno un match point all’avversario. In particolare, nella Capitale ne cancellò ben undici a Kim Warwick (dieci in risposta). Questo doppio successo lo portò a guadagnarsi il suo best ranking alla posizione numero 4 della classifica, la migliore mai migliore raggiunta da un italiano prima: record eguagliato solo da Sinner nel 2023.
10 titoli, Matteo Berrettini (6 terra rossa, 4 erba)
Il classe’96 ha trionfato a Gstaad, Budapest, due volte a Stoccarda, a Belgrado, due volte al Queen’s e a Marrakesh. Probabilmente è sui campi dell’Atp 500 londinese (e di Wimbledon, con la finale raggiunta nel 2021) che Matteo ha scritto finora le pagine migliori della sua carriera, visto che i due successi ottenuti nel 2021 e nel 2022 gli hanno consentito di entrare nel novero dei tennisti italiani più vincenti nell’era Open. Il 2023 è stato per lui un anno disastroso. Nel 2024, però, è riuscito a tornare in campo e ha conquistato l’Atp 250 sulla terra di Marrakesh e, sempre sulla terra, l’Atp 250 di Gstaad e una settimana dopo l’Atp 250 di Kitzbuhel.
Il ligure ha portato a casa sette ATP 250, un ATP 500 e un Masters 1000 (Montecarlo). Quest’ultimo, ovviamente, corrisponde al suo trofeo di maggior prestigio, che gli valse nel 2019 (insieme al quarto turno del Roland Garros) l’ingresso nella top-10 del ranking mondiale. Nel Principato, Fabio eliminò in tre set Andrej Rublëv al primo turno, dopo essersi trovato in svantaggio per 4-6, 1-4. Grazie al forfait di Gilles Simon passò agli ottavi, in cui superò il numero 3 del mondo Alexander Zverev per 7-6, 6-1. Nei quarti sconfisse in rimonta Borna Ćorić e in semifinale prevalse per 6-4, 6-2 sulla leggenda spagnola Rafa Nadal (campione in carica, undici volte vincitore del torneo e reduce da 18 successi consecutivi nella competizione). In finale trionfò con il punteggio di 6-3, 6-4 su Dušan Lajović malgrado un infortunio subito nelle fasi finali dell’incontro.
Tutti nel circuito Grand Prix. L’anno migliore del tennista di Forte dei Marmi fu sicuramente il 1977, quando mise a segno una tripletta, diventando il primo giocatore italiano nell’Era Open a vincere tre tornei nella stessa stagione. Il 24 aprile, a Firenze, alzò il trofeo per il terzo anno di fila, sconfiggendo John Feaver. Il 15 maggio ottenne il successo più importante della sua carriera a livello individuale: conquistò il torneo di Amburgo, superando Manuel Orantes in quattro set. Bertolucci diventò il terzo tennista italiano nell’era Open a essersi aggiudicato un titolo sconfiggendo in finale un top 10. Il terzo successo dell’anno (il sesto ed ultimo in carriera) arrivò il 19 giugno a Berlino, quando ebbe la meglio su Jiří Hřebec, che si arrese in cinque set, col punteggio di 6-4, 5-7, 4-6, 6-2, 6-4.
Al Rolex Paris Masters (Parigi-Bercy) il suo successo più importante, ottenuto il 6 novembre del 1977. Con tale risultato, eguagliò proprio Bertolucci, portandosi anch’egli a casa il terzo trofeo della stagione dopo Bastad e Charlotte. Nello stesso anno ottenne anche una finale a Monte Carlo, una semifinale US Open e la finale di Davis.
Nella classifica generale, completano la top-10 Paolo Cané, Marco Cecchinato, Andrea Gaudenzi, Andreas Seppi e Lorenzo Sonego con 3 titoli. Poi Camporese, Cancellotti, Furlan, Pescosolido, Sanguinetti, Musetti e Volandri a 2 titoli; Bracciali, Colombo, Lorenzi, Narducci, Ocleppo, Claudio Panatta, Pistolesi, Pozzi e Zugarelli a 1 titolo.
Un particolare appunto è doveroso farlo circa Nicola Pietrangeli, considerato il tennista italiano più forte di tutti i tempi. Questi, tra il 1955 e il 1970, è stato capace di trionfare (in singolare) in ben 44 competizioni, tra cui 2 Roland Garros. Ad ogni modo, tutte le statistiche e le classifiche che vengono pubblicate oggi riguardo il tennis sono riferite alla sola era Open.
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