Shanghai, Sinner è implacabile: ottava finale in stagione!

Altro torneo, altra bellissima cavalcata, altra finale raggiunta in questo suo 2024 semplicemente straordinario: Jannik Sinner ha staccato il pass per l’ultimo atto del Masters 1000 di Shanghai superando – a pieni voti – l’ostacolo Tomas Machac, classe 2000 ceco attuale numero 33 al mondo.

Shanghai, Sinner stacca il pass per la finale: cronaca e prossimo avversario

L’incontro, andato in scena a partire dalle 10:30 circa, ha visto l’azzurro imporsi in due set al termine di un confronto durato complessivamente 1 h e 44 minuti. Ecco come è andata in sintesi e chi sarà il suo prossimo avversario.

Pronti via, Machac parte subito aggressivo mettendo Sinner in difficoltà: il ceco tiene bene la diagonale di rovescio e appena può spinge per far male, confermando di essere in grande fiducia. Jannik, dal canto suo, fatica a contenere i colpi dell’avversario e finisce per cedere il break in apertura. Pochi minuti più tardi, il tabellone segna 2-0 per il tennista di Beroun, bravo a conservare lo strappo guardandosi bene dal concedere all’azzurro chance per controbreakkare.

Ma la reazione del classe 2001 altoatesino non si fa attendere: Sinner prima si sblocca tenendo il servizio a 0; poi si procura tre palle break consecutive e alla terza a sua disposizione rimette la situazione in equilibrio andando a segno con un devastante rovescio lungolinea. L’azzurro in seguito fa 3-2 senza lasciare per strada nemmeno un 15, poi addirittura mette la freccia guadagnandosi altri due break point, che però vengono neutralizzati da un Machac che inanella quattro servizi vincenti.

Si lotta anche nel settimo game, in cui Sinner torna ad avere qualche problema alla battuta e il ceco ne approfitta per costringerlo ai vantaggi. Copione simile – a parti inverse – nell’ottavo gioco, dove è il tirolese a rendere la vita complicata all’attuale numero 33 al mondo. In entrambe le occasioni non si registrano break né opportunità in tal senso, ma la svolta è nell’aria… e puntuale arriva nel decimo gioco, quando Jannik, dopo un altro turno di servizio tenuto a 0, alza i giri del motore e piazza la zampata valevole per il 6-4. Decisivo un insidioso passante di rovescio che porta il ceco a mettere lunga la sua volée.

Nelle fasi iniziali della ripresa il match continua ad essere abbastanza combattuto (e condito da giocate godibili ambo i lati) ma anche contrassegnato da un andamento regolare. Sia nel primo che nel settimo game il ceco va molto vicino al guadagnarsi una chance per breakkare, senza però riuscire a raccogliere nulla. Stesso discorso per quanto riguarda Sinner nel quarto e nel sesto gioco.

Le prime palle break arrivano invece nell’ottavo game, con un propositivissimo Machac a procurarsene due giocando un tennis vario ed aggressivo. Anche in questo caso, però, la questione si risolve con un nulla di fatto, dato che Jannik si conferma glaciale e annulla la prima con lo schema servizio-rovescio (palla in rete del ceco) e la seconda con lo schema servizio-dritto in contropiede.

Poi, come spesso capita, Sinner sale in cattedra nel momento più complicato e fa sua la partita: la svolta si registra nel dodicesimo game, in cui l’azzurro “s’inventa” un match point grazie ad una difesa encomiabile e quindi manda la pratica in archivio aggiudicandosi lo scambio più lungo della gara: 7-5!

Verso la finale – Per il nativo di San Candido si tratta dell’ottava finale raggiunta in stagione, quella in cui affronterà il vincente dalla sfida tra Novak Djokovic e Taylor Fritz. Intanto, Jannik si è già garantito la matematica certezza di chiudere il 2024 in testa alla classifica mondiale. Chapeau.