Da Kyrgios a Pavvy G, come corre sul web la macchina del fango contro Sinner

I social network, quello che una volta si chiamava Twitter e ora si chiama X in particolare, sono infestati di odio contro Jannik Sinner. Inutile nasconderlo, basta farsi un giro sotto alcune bacheche per rendersene conto. Il meccanismo è sempre lo stesso: parlare senza sapere, accusare senza circostanziare, sentenziare senza argomentare.

In particolare sono due gli account che si sono scatenati da questo punto di vista. Non a caso li chiamiamo account, perché sostanzialmente di questo si tratta. Uno è un ex giocatore, che non si è ancora ritirato, ma che lo farà tra poco.

Parliamo ovviamente di Nick Kyrgios, talento cristallino sfruttato poco e male, passato dalle pagliacciate sul campo a quelle in rete. L’altro risponde al nome di Pavvy G, sedicente tennis blogger, votato a scoperchiare la corruzione nel tennis, fan di Djokovic e della PTPA e, come va di moda dire adesso, anti-establishment. Uno spot al qualunquismo e al populismo da quattro soldi.

Ebbene, i due sono i più grandi detrattori di Jannik Sinner. Per motivi differenti – il primo per invidia sportiva e rancore personale, il secondo per militanza complottista – non perdono un colpo per alimentare leggende e odio contro il numero uno del mondo, accusandolo di fatto di essersi dopato (quando nessuno sano di mente lo fa, neppure la Wada lo accusa di questo) e scatenando i loro ignoranti followers.

Vi proponiamo qui una carrellata di tweet che si commentano da soli, così come le reazioni sotto i post, vero concentrato di spazzatura social.

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